Le più importanti maison del lusso hanno lanciato le loro collezioni di haute gamme anche nei profumi. fragranze senza compromessi. Per molti, ma non per tutti…
Le griffe scommettono sull’haute couture delle fragranze. I maggiori brand del lusso, infatti, negli ultimi due anni hanno lanciato vere e proprie collezioni di profumi che, come l’alta moda sono più ricercate, meno reperibili e sicuramente più costose. Sono profumi ‘privati’, nel senso stretto della parola: sono stati creati per pochi estimatori, il più delle volte dagli stessi stilisti che hanno potuto sperimentare cose nuove, senza dover sottostare alle regole del mercato e alle richieste dei consumatori. Oggi tutti i grandi nomi del lusso, compreso Louis Vuitton che ha annunciato il lancio a settembre della sua prima collezione di fragranze, sono entrati sul mercato dell’alta profumeria, in vendita unicamente nelle proprie boutique monomarca e in alcuni selezionatissimi department store. La tentazione di creare profumi in libertà ha il ‘contagio’ facile. Da Chanel, con la collezione degli Exclusif, a Guerlain, alla Velvet Collection di Dolce & Gabbana, fino a Giorgio Armani con Privè e Tom Ford con Private Blend. E, dopo Le Vestiare des Parfum di Yves Saint Laurent che ha lanciato cinque esclusivi profumi ispirati ai suoi capi iconici, Prada ha presentato il progetto olfattivo Olfactories raggiunto da Bottega Veneta che ha appena lanciato le sei fragranze di Parco Palladiano. Disponibilità limitata, ingredienti rari e preziosi e prezzo elevato. Ma non solo. Alcune fragranze hanno anche un costo che le rende quasi inaccessibili. Come Notorious di Ralph Lauren, in vendita presso i magazzini di lusso londinesi Harrods al costo di 3.540 dollari, oppure Guerlain Coque d’Or, profumo must have della maison (1937) rieditato nel 2014 in solo 29 esemplari al costo di 17.000 euro.
COME ABITI CUCITI ADDOSSO
Sono otto le fragranze della Velvet Collection Dolce & Gabbana, profumi dall’impronta luxury che sembrano fatti apposta per essere esposti nelle dressroom private, accanto a smoking impeccabili, camicie inamidate, abiti da gran sera e scarpe lucidissime. “In questa nuova collezione – hanno detto Domenico Dolce e Stefano Gabbana – abbiamo messo molto di noi stessi, delle cose che amiamo e del nostro lavoro. Ci piaceva l’idea di creare una collezione di profumi che racchiudesse le diverse sfaccettature dell’anima Dolce & Gabbana, andando a sfiorare emozioni che ci appartengono da sempre”. Il barocco siciliano, la sensualità, la seduzione e il gioco di contrasti su cui il duo ha costruito il proprio mondo sono stati l’ispirazione per creare la Velvet Collection. “Per noi – hanno proseguito – non si tratta di semplici profumi, ma di archetipi del concetto stesso di profumo. Rimandano a una tradizione antica e richiamano alla memoria un’epoca in cui ci si faceva creare il proprio profumo, allo stesso modo in cui ci si faceva cucire un abito su misura”.
STILISTI DI FRAGRANZE
“Non vorrei spiegare nulla. Vorrei che si prendesse in mano il profumo e si capisse che è di Prada e di nessun altro”. Lo ha dichiarato la profumiera Daniela Andrier che ha sottolineato anche che tutti i profumi della linea Olfactories di Prada sono stati concepiti come “potenti miscugli all’insegna dell’inaspettato, che provocano l’esperienza cinematica di un sogno ricordato soltanto in parte… una visione forte, lontana dai cliché. Qualcosa di molto diverso da ciò che troverete sul mercato”. Anche il packaging è essenziale, in perfetta linea con lo stile concettuale e poliedrico di Prada, per riflettere un collage di elementi insoliti e misteriosi dove il quotidiano diventa prezioso. Disponibili come Eau de Parfum nel formato da 100 ml al prezzo di 300 dollari, sono in vendita in Italia nelle boutique monomarca Prada e presso La Rinascente di Milano. Un altro caso di inedito racconto olfattivo che coniuga la couture e i profumi lo propone Givenchy, traendo ispirazione dall’eccellenza e dal savoir-faire dei propri creativi, Hubert de Givenchy e Riccardo Tisci. La Maison ha creato l’Atelier Givenchy, una collezione che si traduce “in nove sublimi profumazioni che, come un abito, vestono la pelle e svelano l’anima attraverso la quintessenza dello stile Givenchy”. Disponibile solo in 40 punti vendita nel mondo tra cui Harrods in UK, Saks Fifth Avenue in Usa, La Rinascente a Firenze e Gum di Mosca. Ultima, ma solo per nascita, è Parco Palladiano, una nuova collezione di fragranze femminili e maschili, ispirate ai giardini palladiani del Veneto, dove Bottega Veneta è stata fondata nel 1966. “Per me Palladio è una fonte inesauribile d’ispirazione – ha dichiarato il direttore creativo Tomas Maier – sotto molti aspetti. Mio padre, architetto, ha studiato il lavoro di Palladio, per cui i suoi insegnamenti sono stati parte della mia vita fin da prima che diventassi direttore creativo di Bottega Veneta. Palladio era un artigiano, ma anche un architetto che ricercava in ogni cosa equilibrio e armonia”. Parco Palladiano si compone di 6 fragranze, ciascuna delle quali si chiama con un numero in cifre romane dall’uno al sei. Questa linea di alta profumeria ha richiesto due anni di sviluppo e il lavoro di quattro nasi: Michel Almairac, che aveva già creato il primo profumo di Bottega Veneta, Daniela Andrier, Alexis Dadier e Mylène Alran. La collezione Parco Palladiano è disponibile in esclusiva nei negozi Bottega Veneta nel mondo (a 265 euro per 100 ml).
STORIE IN BOTTIGLIA
La Maison Chanel è stata una delle prime a lanciare la raccolta de Les Exclusifs che oggi, con l’ultimo entrato Boy (soprannome di Arthur Capel, compagno di Coco) è formata da 16 profumi che si snodano tra le generazioni. “Il ricercatore in profumeria non è più un cuoco collezionista di ricette – diceva il primo naso della maison Ernest Beaux – ma uno sperimentatore e un creatore”. In ogni profumo, come in tutte le sue creazioni, Coco Chanel metteva la sua vita e i suoi desideri. Storie e simboli che catturano un momento e che durano per l’eternità. “Per essere insostituibili bisogna essere diverse”, diceva Mademoiselle. Così gli Exclusifs diventano una sola famiglia, sedici flaconi identici, una collezione di profumi rari, in vendita ‘esclusivamente’ nelle boutique Chanel. Tra questi profumi, chi può dire quale appartenga al passato e quale al presente? Ognuno racconta una storia che è solo sua, ma tutti parlano il linguaggio di Chanel. Questo linguaggio singolare e universale fonde, come nessun altro, il passato, il presente, il futuro. E fa dire, ogni volta che lo si “sente”: è nell’aria qualcosa che è sempre stato qui.
PRIVATE E PRIVÉ
Ed è proprio da un ricordo legato alla memoria olfattiva che ha preso vita la collezione Privé di Giorgio Armani. “Dal dolce ricordo delle domeniche in Chiesa con la nonna” è nata la prima e ineguagliabile fragranza della collezione: Bois d’Encens. Come lo stesso Giorgio confessava: “Volevo ritrovare il profumo della mia infanzia…”. Da questa prima creazione, inizialmente destinata a una ristretta cerchia di amici e solo in seguito estesa al pubblico, ne sono seguite altre quindici, tutte unisex, suddivise in quattro sezioni: ‘les eaux’, caratterizzate da note delicate ed insolite, ispirate ai giardini della mitologia. La sezione degli eau de parfum, in cui Bois d’Encens occupa il posto d’onore. La Collezione Mille e Una Notte in cui gli influssi orientali si avvertono in modo peculiare e Les Terres Précieuses che riunisce le creazioni artistiche immaginate da Giorgio Armani nel corso dei suoi viaggi. Infine, la collezione Private Blend di Tom Ford è uno dei progetti di profumeria esclusiva più ricercati. “Private Blend – ha dichiarato Tom Ford – è il laboratorio privato dove creo i miei profumi. Aromi molto speciali, originali, liberi dalla costrizione di mode e consuetudini. In Private Blend lavoro con l’unico scopo di creare grandi profumi”. Con questa collezione Ford apre una porta nell’affascinante mondo del profumo artigianale dove ogni fragranza “inizia con una preziosa estrazione di una singola nota attorno alla quale si sviluppano note secondarie che creano una complessa e sviluppata eau de parfum che può incantare o sfidare, stimolare o dilettare”. La collezione ha una distribuzione limitatissima e per essere ancora più esclusiva alcune fragranze, lanciate in occasione dell’apertura di monomarca come Londra o Milano, sono state vendute solo in quel negozio per un periodo dai 6 ai 12 mesi.
di Chiara Dainese