Cresce a doppia cifra la filiale italiana del gruppo francese Yves Rocher. Il direttore generale, Benoit Ponte, non comunica il valore del fatturato ma racconta come, negli ultimi due anni, l’azienda sia avanzata del 50%, con una previsione vendite quest’anno ancora superiore rispetto al 2015. Il business di Yves Rocher Italia è peculiare, perché possiede un doppio binario distributivo, tra monomarca e vendite dirette. Queste ultime coprono i due terzi del fatturato dell’azienda e impiegano oltre 50mila donne che promuovono i prodotti del brand sui social, via mail e attraverso incontri informali in location pubbliche, superando il concetto tradizionale di vendita a domicilio. Lo sviluppo delle vendite dirette è più semplice rispetto a quello del retail, dove non è facile trovare le location giuste, ma importanti progetti sono previsti anche su questo versante: “Attualmente disponiamo di 70 monomarca in Italia – spiega Benoit Ponte – e quest’anno ne apriremo altri, tra 2 e 6 punti vendita. Seguiranno 10 opening nel 2017, e in totale contiamo nei prossimi anni di arrivare a 100 insegne del brand nella Penisola”.
Il Gruppo Yves Rocher produce il 100% dei prodotti in house, nella regione della Bretagna in Francia, dove dispone anche di coltivazioni per l’estrazione di alcuni ingredienti. Per la produzione impiega 4.000 dipendenti, e in totale dispone di 17mila lavoratori in tutto il mondo.
L’azienda di cosmetica, i cui attivi sono principalmente vegetali, è molto attenta ai temi etici e della biodiversità. La Fondazione Yves Rocher-Insititut de France supporta da anni il Premio Terre de Femmes, che sostiene i progetti di donne che lavorano per la salvaguardia dell’ambiente. È attiva in Italia, fino al 30 settembre 2016, la raccolta delle candidature per partecipare al concorso e ottenere il supporto al progetto.