Dopo la decisa performance del mese di gennaio (+7%), le profumerie italiane chiudono il trimestre a +4 per cento. Sono i dati forniti da Npd Beauty Trends, che monitora 2.900 profumerie selettive sul territorio nazionale. Il fatturato del canale, da gennaio a marzo 2016 è pari a 414 milioni di euro, ed è trainato soprattutto dalle fragranze, che rappresentano il 40% del giro d’affari. I profumi hanno totalizzato 168 milioni di euro, in crescita del 6 per cento, con un incremento omogeneo per entrambi i generi, maschile e femminile. Anche il make-up, che vale 117 milioni di euro, contribuisce alla crescita del canale con un incremento del 5%, spalmato su tutti i prodotti, fatta eccezione per gli articoli per le unghie, in particolare gli smalti. Meno dinamica la performance dello skincare, che sostanzialmente mantiene lo stesso fatturato dello scorso anno: 129 milioni di euro (-0,1%). Questa immobilità è in parte dovuta al calo delle vendite dei brand mass-market nel canale, escludendo i quali la categoria risulterebbe in crescita dell’1%, e in parte è legata all’andamento negativo dei prodotti per il corpo e l’igiene. Infatti il core business, ovvero il trattamento viso, risulta in crescita dell’1%, soprattutto i prodotti per gli occhi e le maschere, mentre i prodotti anti-età sono flat.