Lo Studio Pambianco sui fatturati dei drugstore premia un consorzio indipendente, Mentre le mani della grande distribuzione organizzata si stanno allungando sul canale: oggi sono attivi Crai, Vega e Auchan, ma si aspettano nuovi player.
Il ‘number one’ in Italia, tra le società che gestiscono drugstore, è Gottardo, seguito da Cesar. È quanto risulta da uno studio di Pambianco Strategie di Impresa sui fatturati delle principali aziende che gestiscono (in forma diretta o indiretta) i punti vendita specializzati in prodotti per la casa e per l’igiene/bellezza della persona. La top position, come detto, è conquistata da Gottardo che gestisce 400 negozi Tigotà in tutta la Penisola, una settantina di punti vendita Acqua & Sapone in Triveneto e in Emilia-Romagna, e più di 60 Prodet (affiliati), e ha fatturato nel 2014 oltre 610 milioni di euro. Il sell-out di Tigotà è pari a 374 milioni di euro, mentre, con Acqua & Sapone, Gottardo genera 66,6 milioni di euro (il resto del fatturato è riferibile a Prodet, ma anche a business differenti dai drugstore). Acqua & Sapone, in realtà, è un nome che copre più della metà del mercato drugstore nazionale, ma è un’insegna che fa capo a un consorzio, e data in gestione agli otto consorziati. E chi ricava il maggior fatturato dall’insegna è il socio Cesar, con 390,3 milioni di euro.
“Puntiamo a chiudere il 2015 – sottolinea Nando Barbarossa, direttore commerciale di Cesar e vicepresidente del Consorzio Acqua & Sapone – a 440 milioni di euro”. Più precisamente, Cesar non gestisce direttamente i punti vendita, per cui i dati sopra citati si riferiscono al sell-out, e sono fatturati da altre società (la più grande è Top 20). Il bilancio di Cesar invece è pari a 293 milioni di euro nel 2014 e riguarda le vendite sell-in e altre voci.
L’INSEGNA LEADER
Il più grande drugstore in Italia, ovvero Acqua & Sapone è in ‘multiproprietà’: appartiene, come detto, a un consorzio di otto soci, ognuno dei quali è proprietario del marchio al 12,5%, ma ogni società gestisce anche altri brand retail locali (ad esempio, Cesar è anche titolare del drug La Saponeria). Facendo riferimento solo ad Acqua & Sapone, il valore complessivo delle vendite sell-out, nel 2014, è quasi un miliardo di euro, e, secondo Nielsen Gnsd, il giro d’affari di tutto il canale drugstore in Italia è pari a 2,6 miliardi di euro, conteggiato da giugno 2014 a giugno 2015. L’insegna Acqua & Sapone, quindi, si qualifica come la più grande in Italia, e la società che ne detiene la quota maggiore di fatturato è, come già detto, Cesar (attraverso Top 20 e altre società ad essa correlate), mentre in seconda posizione si trova il Gruppo Sda con 294,4 milioni di euro, dato che comprende anche il fatturato sell-out di un altro socio del consorzio, Quamar Distribuzione. A grande distanza, in termini di ricavi, seguono gli altri soci che gestiscono l’insegna, ovvero Vdm con 81,3 milioni di euro, Gottardo con 66,6 milioni, Logimer con 54,5 milioni, Leto con 52 milioni e Reale Commerciale con 54 milioni di euro. “Contiamo di aprire nel 2016 una sessantina di negozi – osserva Sergio Reale, AD di Reale Commerciale, nonché presidente del Consorzio Acqua & Sapone – che si aggiungeranno ai 700 esistenti. Inoltre abbiamo intenzione di sviluppare i social network e anche l’e-commerce, però con una formula particolare, di cui attualmente siamo in fase di test. L’obiettivo dello shopping online è quello di effettuare le consegne e il prelievo delle merci da un punto vendita esistente, e non da un deposito, come fanno solitamente le aziende”.
LE OMBRE LUNGHE DELLA GDO
Tralasciando Acqua & Sapone, che è in mano a un consorzio ‘indipendente’, gli altri drugstore sono in gran parte di proprietà dei colossi della grande distribuzione organizzata, che gestiscono anche supermercati e ipermercati. È il caso di Crai, cui fanno capo i soci del Consorzio Promotre che gestiscono diversi Ssd: si tratta della società Dmo, che ha fatturato 245,9 milioni di euro nel 2014, a cui fanno capo i drugstore Cad, Determarket e Target; di General, che gestisce l’insegna specializzata IperSoap, che nel 2014 ha generato 116,3 milioni di euro; e di Quattro (43,6 milioni di euro nel 2014), cui fa capo Saponi&Profumi. Quest’ultimo, fondato da Salvatore Pilloni, AD di Quattro, che spiega: “Prevedo di chiudere il 2015 a 50 milioni di euro, forti di una strategia differenziante: da una parte i drugstore, dall’altra un nuovo format di profumeria selettiva con alto contenuto tecnologico, com’è il negozio Je Suis che è stato inaugurato a Olbia”. Tornando a General, l’AD Saverio Tognetti specifica: “Il fatturato della società comprende anche i ricavi delle profumerie Beauty Star, mentre quelli di IperSoap ammontano a 104,7 milioni di euro, con una previsione di chiusura 2015 a 114,2 milioni di euro. Il 62% dei ricavi è generato da beauty e toiletries”. L’insegna drug di General conta 234 punti vendita tra nord e centro Italia, con una metratura media su 190 mq e punte che arrivano a 1000 mq. Anche il Gruppo Vega, che è attivo nella distribuzione organizzata nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, è sceso in campo con l’insegna drug Il Tulipano, la cui omonima società ha fatturato 40 milioni nel 2014. “Stiamo creando una sorta di shop-in-shop dedicati alla profumeria all’interno dei nostri 19 punti vendita – spiega Ilario Merlino, direttore commerciale Il Tulipano – e sono molto curati, anche nel visual. Non a caso, su 40 milioni di euro di fatturato, ben 13 milioni sono generati dalla profumeria prestige”. Infine, il colosso francese Auchan ha lanciato l’anno scorso il format LillaPois/LillaMoi, che fa capo a International Drugstore Italia, con 7,2 milioni di euro di ricavi nel 2014. L’avanzata della Gdo nel mondo dei punti vendita specializzati a libero servizio non si arresta qua. Lo anticipa, senza fare nomi, Reale: “Nel 2016 – riprende il manager – alcuni supermercati e alcuni player dell’alimentare entreranno nel mondo dei drugstore”. A questo bisogna aggiungere che Saponi&Profumi, che attualmente conta 49 punti vendita in Sardegna, ipotizza lo ‘sbarco’ nella Penisola, probabilmente nell’arco del 2016.
LA PIÙ REMUNERATIVA
Mentre nella classifica dei drugstore per fatturato vince l’insegna Acqua & Sapone e si posizionano al top due società che fanno parte del consorzio, Gottardo e Cesar, se si prende in considerazione solamente la redditività, l’azienda che performa meglio è General, con un ebitda pari a 10,5 per cento. Seguono poi le altre due società leader già menzionate, ovvero Gottardo, che ha un ebitda del 9,4%, e Cesar con ebitda del 7,4 per cento. Leto invece è la società che cresce di più, confrontando i ricavi 2014 con quelli del 2013 (+26,2%), seguita da General (+23,8%) e da Quamar Distribuzione (+15,8%).
di Vanna Assumma