Spira un’aria italiana su Procter & Gamble, uno dei colossi mondiali della cura della persona e della casa. Alan G. Lafley, CEO di P&G, oggi 67enne, vuole definitivamente andare in pensione. Tra gli aspiranti più accreditati si fa il nome del napoletano Fabrizio Freda, attuale presidente del gruppo americano Estée Lauder, ma in passato già dirigente in P&G. In lizza, oltre a Freda, ci sarebbero altri ex manager del brand di Cincinnati, Ohio.
Per Freda sarebbe una sfida da grandi numeri. P&G ha un giro d’affari globale di 83,6 miliardi di dollari nel 2013, 20,6 miliardi di fatturato registrati già nei primi tre mesi di quest’anno; una capitalizzazione di 218 miliardi di dollari; 25 marchi che sviluppano, ogni anno, un fatturato di oltre 1 miliardo di dollari ognuno; e ben 121mila dipendenti, di cui 1.600 in Italia.
P&G da 175 anni produce saponi, detersivi, spazzolini e molto altro raggiungendo 4,8 miliardi di persone nel mondo. Al gruppo si deve la definizione di ‘soap opera’, nata negli anni 30 quando il gruppo sponsorizzò per primo con i suoi saponi una serie di programmi radiofonici.