Trimestrale in rosso e prospettive di maxi sanzione dalla Sec producono un effetto shock per Avon che ha visto, nella giornata di giovedì, il titolo crollare in Borsa di oltre il 20%, il peggiore andamento da 14 anni. Il colosso americano dei cosmetici porta a porta non naviga in acque tranquille e dopo la notizia della messa in liquidazione della filiale francese deve fare i conti con una trimestrale deludente. Cui si sono aggiunte voci di un patteggiamento superiore al previsto con l’Authority Usa, in merito alle ipotesi di corruzione di cui sono stati accusati alcuni dipendenti di Avon in Cina nel 2011.
Avon ha chiuso il terzo quarter con una perdita netta di 5,5 milioni di dollari, contro un utile di 31,6 milioni dello stesso periodo del 2012. Il fatturato ha segnato un calo del 7% a 2,3 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano risultati in utile e ricavi per 2,4 miliardi di dollari. Per quanto riguarda i nove mesi, l’azienda ha chiuso il periodo con ricavi in calo del 4% a 7,3 miliardi di dollari e con un crollo dell’utile netto dell’89% a 12,7 milioni di dollari.
“Il terzo trimestre è stato molto difficile, le nostre performance sono state colpite negativamente dalla situazione dell’economia e dalla debolezza di alcuni mercati”, ha dichiarato il Sheri McCoy CEO di Avon. “In ogni caso stiamo lavorando per procedere verso la giusta direzione e stiamo facendo progressi nel nostro piano triennale”.