L’Oréal ha annunciato l’intenzione di chiudere le attività di Beauté Créateurs, la filiale di vendite per corrispondenza del colosso del beauty francese, a causa del declino del mercato delle vendite per corrispondenza. “Il marchio, che ha realizzato negli ultimi dodici mesi un giro d’affari pari a 87 milioni di euro, principalmente in Francia, sta riscontrando gravi difficoltà legate al deficit strutturale dello stesso circuito di vendite per corrispondenza”, ha resto noto il gruppo in un comunicato. L’azienda ha fatto sapere che “tutti i 99 dipendenti della filiale tra Francia, Germania e Giappone saranno reintegrati all’interno del gruppo. La chiusura della filiale – nata negli anni 80, periodo in cui l’entusiasmo per la nuova modalità di vendita era alle stelle, e che in portafoglio ha marchi come agnès b., Cosmence e Professeur Christine Poelman. – è prevista nel corso del primo semestre del 2014.
Le vendite per corrispondenza non sono le uniche a essere in difficoltà. Anche quelle porta a porta vivono un momento complicato: Avon, azienda statunitense specializzata in vendite a domicilio, ha registrato un terzo trimestre shock, in rosso di 5,5 milioni di dollari. Inoltre, alla fine di ottobre si sono rincorse voci circa un’imminente liquidazione della filiale francese. Un segnale dei tempi che stanno cambiando: le nuove sfide pare non si giochino più nelle buche delle lettere o al campanello di casa.