Le licenze e le creme di lusso spingono i conti di L’Oréal che, nonostante il rallentamento mondiale dei consumi, archivia nuovamente il semestre in crescita con ricavi saliti del 4,7% (a cambi costanti) a 11,7 miliardi di euro. Preludio per una chiusura d’esercizio 2013 attesa “in crescita per utili e ricavi”, come sottolineato da Jean-Paul Agon, presidente e CEO del colosso francese nella nota ufficiale del gruppo. In espansione la divisione lusso, con i marchi Giorgio Armani, Lancôme e Kiehl’s (+6,6%) che ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro nel semestre e quella degli active cosmetics, con particolare riferimento ai marchi Vichy e La Roche-Posay, anch’essa in progresso del 6,6 per cento. Debole, invece, l’andamento della divisione professionale (+0,6%) a causa della contrazione del sud Europa. E proprio l’Europa, seppur mantenga la fetta maggiore dei ricavi, registra la crescita minore con un +1,6% (a 3,9 miliardi di euro). Più frizzante l’andamento nel Nord America con un +6,7 per cento. Ottime performance arrivano dalla macro regione Nuovi mercati (ovvero Asia, America Latina, Est Europa. Africa e Middle East) con un +7% e un giro d’affari di 4,3 miliardi di euro che ormai ha raggiunto le altre tre aree di riferimento. Nel dettaglio, bene l’Asia Pacifico (+5,1% a 2,2 miliardi di euro) e l’Africa-Medio Oriente con un +12,3% legato anche alla recente acquisizione della divisione Hygiene and Beauty dal gruppo Interconsumer Products Limited (Icp) del Kenya, uno dei principali player del settore del beauty nel Paese africano.