La catena di profumerie Limoni riparte con un piano industriale dopo due anni di turbolenze finanziarie che l’avevano portata a registrare a fine 2011 365 milioni di debiti a fronte dei 318 milioni di fatturato. Leader nella Penisola con più del 15% delle quote di mercato nel settore della profumeria selettiva e con 430 negozi, l’azienda ha finalizzato all’inizio di agosto un accordo di ristrutturazione finanziaria con le banche fra cui principalmente l’istituto olandese ING.
Il piano industriale della società, che conta 2.300 dipendenti, prevede la chiusura di 40 negozi nei prossimi tre anni (2012-14) e un investimento di 50 milioni di euro programmato sul triennio 2013-15 per la ristrutturazione e l’apertura di nuovi negozi. “
È iniziato, intanto, già nel primo semestre dell’anno il processo di razionalizzazione dell’assortimento che ha l’obiettivo di proporre una scelta meno ampia ma più pertinente all’interno di tre tipologie (prestige, masstige e commerciale) dando grande spazio ai marchi selettivi nelle fragranze, nei cosmetici e nel make-up. Seguendo questa strategia Limoni conta di arrivare nel 2015 a un fatturato di 350 milioni di euro, con un margine operativo lordo (Ebitda) di 40 milioni di euro, tornando così ai livelli del 2010.