È una lieve crescita quella fatta registrare dal mercato interno di cosmetici nel primo semestre del 2012 (+0,6%), per un valore che a fine anno toccherà i 9,9 miliardi di euro. Con un calo per il primo semestre del 4,5%, seguito da una previsione in flessione di quattro punti percentuali per la fine dell’anno, la profumeria riporta la più importante contrazione tra i canali tradizionali degli ultimi anni, per un valore totale che si aggirerà attorno ai 2.200 milioni di euro.
Sono questi i risultati dell’indagine congiunturale proposta dal Centro Studi di Unipro, l’Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, che ha analizzato l’andamento dei canali nel primo semestre 2012 e le previsioni per il secondo semestre dell’anno. In antitesi ai canali in sofferenza, l’erboristeria, anche grazie al fenomeno dei negozi monomarca e del crescente orientamento green dei consumatori, erode sempre maggiori quote di mercato e porta i dati preconsuntivi a +5,2%, con un valore di mercato che a fine esercizio oltrepasserà i 400 milioni di euro con una crescita del 5,9%.
“Il settore – ha affermato Fabio Rossello, presidente di Unipro – risente inevitabilmente della congiuntura negativa legata alla crisi economica e finanziaria del paese, ma l’irrinunciabilità all’acquisto di cosmetici e gli sforzi che le imprese italiane sostengono anche in questi frangenti consentono all’industria cosmetica di affrontare il momento di difficoltà con forza e competitività”.