Trovatela, un'azienda che da diciotto anni, esercizio dopo esercizio, aumenta gli utili a doppia cifra. Un'azienda che, a cambi costanti, anche nel primo trimestre del 2003 è cresciuta del 10,4 per cento. Certo, il forte calo del dollaro ha annullato l'incremento di fatturato de L'Oréal rispetto allo stesso periodo del 2002. Tuttavia nei prossimi mesi l'effetto negativo dei cambi dovrebbe via via ridursi.
«Abbiamo avuto la fortuna», ha spiegato Lindsay OwenJones, amministratore delegato del gruppo, «di operare in un mercato in crescita regolare come quello della cosmetica».
Le cifre del colosso francese della cosmetica mondiale parlano da sole: 14,288 miliardi di euro di fatturato nel 2002 e utili netti per 1,456 miliardi. Così come è certamente lungimirante una strategia che ha puntato molte carte sui mercati emergenti. Lo conferma l'andamento dei ricavi in Russia durante il 2002 (+61 per cento). E lo certifica l'espasione in Brasile (+50 per cento) e in Corea (+30 per cento).
I risultati finanziari e i successi commerciali de L'Oréal, supportati da una sapiente strategia comunicativa, affondano dunque le loro radici nei laboratori della società. L'impegno del gruppo nella ricerca è massiccio. Negli ultimi tre anni gli investimenti in ricerca e sviluppo sono passati dai 383 milioni del 2000 ai 469 milioni del 2002. Nello stesso periodo di tempo, inoltre, il numero dei ricercatori è aumentato da 2.564 a 2.823 unità. In aumento anche i brevetti registrati che l'anno scorso hanno superato per la prima volta il numero di 500 (erano 420 nel 2000).
Estratto da Affari & Finanza del 12/05/03 a cura di Pambianconews