«Non è stato un anno eccezionale», ha dichiarato Bernard Beetz, presidente-direttore generale del gigante americano della cosmetica Coty. Ma tira fuori dalla manica i suoi assi vincenti: Jil Sander, Davidoff e Lancaster nel selettivo, Adidas e The healing garden nel mass-market.
Il fatturato del gruppo resterà sostanzialmente stabile nel 2001: 1,65 miliardi di dollari (circa 3.560 mld di lire) e una leggera progressione (4%) è attesa a fine esercizio. A soffrire della crisi, sono stati soprattutto il travel retail, con punte negative fino al 40% negli aeroporti asiatici e americani, e il mercato di New York, in calo del 20%.
Ma se l'America e l'Asia vacillano sotto l'impatto dei recenti avvenimenti di cronaca, l'Italia resiste bene soprattutto nel reparto selettivo (net sales 2001 a circa 98 miliardi di lire, 18 mld più dell'anno precedente). A trainare il gruppo, Lancaster, leader nei solari ma forte anche con lo skincare e il make-up, Jil Sander, che ha ripreso quota dopo che la brand è entrata nel portafoglio di Prada, e l'evergreen Davidoff.
Grandi investimenti nei media sono stati previsti da Coty per i prossimi mesi. Una nuova strategia di comunicazione investirà Davidoff, marca cult, con nuovi sponsoring e importanti investimenti in campagne stampa ad ampio raggio.
sintesi dell'articolo di Silvia Manzoni a cura di Pambianconews