Il termometro cosmetico relativo all'anno 2000 è stato elaborato in anteprima da Unipro (Unione nazionale industrie di profumeria e cosmesi) in occasione del Cosmoprof, il salone internazionale della bellezza che si svolgerà negli spazi della fiera di Bologna da domani al 23 aprile.
Titanico il dato relativo al fatturato globale: le vendite sono state pari a 12.085 miliardi di lire, in aumento del 9% rispetto al '99. In crescita anche le esportazioni, che secondo le stime Istat relative ai 12 mesi 2000 sono state pari a 2.807 miliardi (+21,6%).
La miglior performance l’hanno registrata le profumerie con ricavi per 2.402 miliardi (+9%). Molto positivo l'andamento delle vendite in farmacia, salite del 5,3% a 840 miliardi, mentre si consolidano le vendite nella grande distribuzione (voce che comprende anche altri canali, come l'erboristeria), risultate pari a 4.270 miliardi (+3,9%) e quelle porta a porta e per corrispondenza, in aumento del 2,1% a 722 miliardi.
Esorbitante anche il dato relativo ai consumi cosmetici: gli italiani hanno speso infatti per prodotti di beauty, profumi, saponi e affini, una cifra che supera i 14 mila miliardi, in crescita del 5-6% circa rispetto al '99. Tra le tipologie di prodotto, spiccano i trattamenti per il viso, che hanno registrato vendite prossime ai 1.800 miliardi di lire (+10%). Seguono i prodotti per la cura del corpo (1.800 miliardi, in aumento del 7%) e i profumi (1.500 miliardi, +9,8%).
I numeri relativi ai consumi italiani risultano inoltre ancora più significativi se confrontati con gli altri mercati dell'Europa, dove la crescita media è stata infatti pari al 4%, con un volume superiore a 44 mila miliardi di euro.