Procter & Gamble rivede al ribasso le sue stime sull’intero esercizio 2016 dopo aver chiuso un trimestre in chiaroscuro, con vendite in calo e utili in rialzo. Il colosso Usa dei prodotti per la cura della persona ha riportato nel terzo trimestre dell’esercizio fiscale 2016 un fatturato pari a 15,8 miliardi di dollari, in discesa del 7% rispetto al corrispondente periodo del 2015, principalmente a causa dell’indebolimento della domanda di prodotti per la cura dei capelli e dell’healthcare e del rafforzamento del dollaro, che erode i ricavi fuori dagli Stati Uniti. L’utile netto del gruppo è invece salito a 2,75 miliardi di dollari (pari a 97 centesimi per azione). Gli analisti si aspettavano ricavi pari a 15,81 miliardi di dollari e un utile per azione di 82 centesimi.
Nel dettaglio, anche con un aumento dei prezzi del 2%, la divisione beauty nel terzo trimestre ha totalizzato vendite nette in calo del 5 per cento. Il marchio di skincare super-premium SK-II ha avuto performance molto positive, al contrario del calo delle vendite del marchio Olay.
Alla luce di questa performance, Procter & Gamble, che lo scorso luglio ha ceduto 41 marchi tra profumi, make-up e prodotti per capelli alla rivale Coty, ha rivisto al ribasso la sua guidance sull’intero esercizio, prevedendo un calo degli utili tra il 3 e il 6% (contro la precedente previsione di un aumento) a causa dell’aumento dei costi pubblicitari e della tassazione, oltre che dell’impatto negativo derivante dal forte dollaro.