La parola farmacia rimanda a concetti quali benessere e cura della persona: un luogo sicuro e affidabile, dove recarsi e trovare la soluzione ad hoc con il supporto di personale competente. Negli ultimi anni questa idea si è evoluta e il ruolo stesso della farmacia è mutato, così come la figura del farmacista, che oggi può essere, allo stesso tempo, un valido supporto, un esperto di benessere, ma anche di beauty care o puericultura. Lo hanno ben compreso le principali aziende italiane e filiali straniere che vendono i loro prodotti in farmacia e parafarmacia. Dall’analisi condotta da Pambianco sui fatturati 2022, emerge infatti un’accelerazione delle vendite, confermando aziende solide in un mercato ricco di possibilità per crescere proprio in ambito di bellezza. Analizzando la classifica le top 5 aziende made in Italy hanno realizzato ricavi in netta crescita e nel dettaglio, tutte le società prese in esame dallo studio hanno chiuso il 2022 con un aumento di fatturato.
Per 3 di queste si è trattato di un salto in avanti a doppia cifra. Per quanto riguarda la classifica delle principali filiali si denota come la crescita percentuale sia minore e nel dettaglio, solo una delle società prese in esame dallo studio ha chiuso il 2022 con un aumento di fatturato double digit. La farmacia quindi, nel 2022, si è confermata un luogo d’acquisto importante per i prodotti di bellezza, dove è possibile vivere un’esperienza positiva grazie alla professionalità dei farmacisti sempre più esperi del settore beauty e a shopping experience sempre più personalizzate. La grande sfida delle aziende del settore sarà fare in modo che ciò avvenga anche nel futuro creando una relazione sempre più stretta di fedeltà con i propri consumatori. Inoltre non dovranno perdere di vista le nuove generazioni poco propense all’acquisto di prodotti di cosmesi da banco, creando nuove linee più glamour a loro dedicate.
Andando più nel dettaglio dello studio Pambianco, a guidare la classifica delle principali aziende italiane è Istituto Ganassini che ha raggiunto nel 2022 quota 201 milioni di euro di fatturato in crescita del 19,6 per cento. “Grazie a numerosi investimenti già pianificati nel 2021- commenta Giuseppe Ganassini, AD Istituto Ganassini – il 2022 è stato un anno di forte crescita, superiore alle attese. Il mercato italiano ha risposto molto bene, così come il mercato internazionale. Il consolidamento della filiale cinese che finalmente sta iniziando a dare i suoi frutti e L’apertura di nuovi partner strategici ha accelerato anche il mercato internazionale dove il potenziale delle nostre marche è ancora molto da sviluppare. Inutile negare che ci sono state anche tante sfide come il forte aumento dei costi e la carenza di materie prime che hanno molto condizionato lo stock e le produzioni”. E non è tutto. “Per il 2023 prevediamo di continuare questo trend già confermato dai primi due mesi. Ovviamente la situazione geopolitica internazionale, l’inflazione e i problemi a livello di supply chain saranno da monitorare e lasciano ombre di incertezza nel panorama globale”, conclude Ganassini. Anche quest’anno in testa alla chart delle filiali troviamo Pierre Fabre che nel 2022 mette a segno vendite nette che si attestano a circa 92,4 milioni di euro in crescita del 5,8% grazie alle buone performance dei suoi marchi Eau Thermale Avène, Klorane, Ducray, Dexeryl, Eludril, Elgydium e Naturactive.
La versione integrale del dossier sul canale distributivo della Farmacia è disponibile sul numero 2 di Pambianco Beauty Magazine di Aprile/Maggio 2023.