Revlon fa un ulteriore passo per uscire dalla bancarotta dichiarata nel giugno scorso e che aveva portato, nel dicembre 2022, all’acquisto dell’azienda da parte di una cordata di creditori, che aveva comportato l’espulsione dalla società del proprietario di lunga data Ron Perelman.
Ora è pronto il piano di ristrutturazione, attualmente in attesa di approvazione da parte dei creditori, che se accettato ridurrà il debito del brand di bellezza da 3,7 miliardi di dollari (circa 3,5 miliardi di euro) a 2,7 miliardi. Revlon dovrà, inoltre, saldare eventuali debiti rimanenti entro aprile 2023 per uscire dal fallimento.
La società era giunta al fallimento dopo aver registrato per anni vendite in calo, passando dal suo picco di 2,6 miliardi nel 2017 a 1,9 miliardi nel 2020, ostacolata dalla concorrenza e dai problemi della catena di fornitura causati dalla pandemia. La società, proprietaria di Elizabeth Arden e Almay, era in precedenza sfuggita al fallimento, nel 2020, dopo aver offerto con successo 236 milioni di dollari di titoli di obbligazionisti.
Al marchio è stato offerto un momento di tregua nell’agosto 2022 con l’approvazione di un prestito fallimentare di 1,4 miliardi di dollari, che ha portato alla successiva svolta dell’acquisizione da parte dei suoi creditori.