In un mercato sempre più competitivo, le profumerie indipendenti vivono un momento positivo. Lo conferma un’analisi sui fatturati 2021 di Pambianco. La ripresa post pandemia si basa sulla shopping experience, sempre più tailor made.
Creare esperienze in-store, ricche di componenti emozionali, per attrarre il consumatore evoluto. Questa è una delle strategie vincenti che ha portato il comparto della profumeria italiana a tornare alla crescita dopo il periodo ‘nero’ del Covid. I consumatori sono sempre più informati, cercano storie vere che li emozionino e sono in grado di distinguere tra marketing e realtà. La profumeria oggi più di sempre è il lusso raggiungibile e tangibile per eccellenza, e in quanto tale deve continuamente reinventarsi e tenere d’occhio i trend più cool del mercato per restare al passo. Ma non solo.
Dall’analisi condotta da Pambianco sui fatturati 2021 delle principali profumerie indipendenti made in Italy, emerge infatti un’accelerazione delle vendite, confermando un comparto in netta ripresa. Analizzando la classifica le top 10 hanno realizzato ricavi in netta crescita e nel dettaglio, quasi tutte delle società prese in esame dallo studio (9) hanno chiuso il 2021 con un aumento di fatturato. Per 4 di queste si è trattato di un salto in avanti a doppia cifra. La profumeria quindi resta un luogo dov’è possibile vivere un’esperienza anche per i consumatori più esigenti: la grande sfida del settore è fare in modo che ciò avvenga e che interessi anche la fase post acquisto.
UN PODIO PER GRANDI
Andando più nel dettaglio dello studio Pambianco, a guidare la classifica delle profumerie indipendenti italiane è Thaler che ha raggiunto nel 2021 quota 17,9 milioni di euro di fatturato in crescita del 4 per cento.
‘Thaler Beautiful Things’ è una delle realtà storiche più importanti e riconosciute di tutto il panorama italiano, con 7 punti vendita nel selettivo tra cui la prima profumeria di nicchia creata in Italia da Heidi Schwienbacher. Oggi Thaler, che fa base in Alto Adige, è gestita da Christian (nipote di Hans e figlio di Veronika) e Flora Kaspareth e rimane fedele alla gestione familiare che gelosamente custodisce l’eredità del passato intrecciandosi però con modernità e innovazione. “Il nostro comparto beauty – commenta il CEO Christian Kaspareth – ha chiuso 2021 con un saldo finale poco inferiore rispetto al 2020 ed i dati del primo semestre 2022 vedono un risultato migliore soprattutto nella categoria delle fragranze che è il nostro punto di forza. I guadagni del comparto provengono delle vendite nel canale del retail fisici anche se vediamo in crescita il canale virtuale. La performance registrata è stata progressiva e ci auguriamo che nel 2022 l’attività natalizia sia positiva e superi le cifre del 2021”.
Seconda in classifica Calcagni con un fatturato 2021 pari a 15,4 milioni di euro in aumento del 2,6% rispetto all’esercizio passato. Calcagni Profumerie nasce 27 anni fa, nel 1995, grazie all’iniziativa imprenditoriale di Luciano Calcagni, già attivo nel settore dal 1972. Partito da un piccolo magazzino di Gallarate, Calcagni è oggi una realtà consolidata a livello nazionale come profumeria e vendita di prodotti hair and beauty per professionisti con cinque punti vendita in Lombardia e uno shop online.
Sul terzo gradino del podio c’è Le Vanità Profumerie che ha generato vendite per 14,9 milioni di euro. Oltre a essere una realtà affermata nel mondo della profumeria e della cosmesi con i suoi otto negozi a Firenze e provincia, Le Vanità Profumerie è un punto di riferimento fondamentale anche nel panorama digitale, dove è presente con un e-commerce strutturato, dove è possibile trovare i prodotti dei migliori marchi.
CRESCITE IMPORTANTI
Scorrendo la classifica delle top profumerie indipendenti italiane le realtà che sono cresciute di più sono posizionate nella zona più bassa della classifica. Primo per crescita è Zigò Profumi che ha messo a segno un balzo in avanti del +39,7% generando vendite che hanno superato gli 8,4 milioni di euro. Questa realtà nasce a Napoli, con l’apertura della storica profumeria di via Gemito con insegna Marisa Profumerie e racchiude un universo fatto di cosmetici, fragranze e make-up. oggi è una realtà in continua espansione che conta 12 punti vendita distribuiti tra Lazio e Campania, nelle città di Napoli, Frattamaggiore, Formia, Fondi, Cassino e Marcianise.
Risalendo la classifica troviamo GD Group, che ha archiviato il 2021 con un fatturato di 10,4 milioni di euro in crescita del 10 per cento. Il Gruppo GD Profumerie è nato nel 1981 a Sestri Levante e, anno dopo anno, ha consolidato la sua presenza in Liguria con punti vendita capillarmente distribuiti sul territorio regionale. Oggi è presente con 10 punti vendita distribuiti sul territorio ligure. “Il nostro 2021 si è concluso con un ritorno ai livelli pre pandemia, anzi, con un lieve aumento – sottolinea l’AD Andrea Costella -. Nello specifico il 2021 ha visto un incremento del fatturato del 10% rispetto al 2020 e un valore simile è quello che ci attendiamo quest’anno sul 2021. Il nostro mercato, nonostante i diversi attacchi da parte di operatori di altri settori, continua il suo trend positivo. Ci auguriamo di instaurare sempre più collaborazioni virtuose con i brand del settore che da anni investono nel canale retail, mai come oggi, proficuo e vivace”.
Un gradino più in alto troviamo A.M.D., azienda a cui fanno capo le Profumerie Mazzolari che ha generato un fatturato di 12,5 milioni di euro in crescita del 22,6 per cento. Le Profumerie Mazzolari sono da sempre un punto di riferimento indiscusso della Profumeria d’alta gamma del nord Italia e distribuisce oltre 120mila prodotti e 1.200 brand, con un focus particolare nel posizionamento luxury e nella profumeria di nicchia.
Ancora più sù in classifica si posiziona Sbraccia & C. che ha totalizzato un fatturato di 11,5 milioni di euro in crescita del 10,9 per cento. Gli obiettivi di Sbraccia, che oggi conta 7 punti vendita in Liguria, sono tutti rivolti alla soddisfazione del cliente. “Elementi fondamentali – riporta l’azienda – sono l’assortimento, gli orari di apertura dei negozi, la formazione del personale, la consulenza personalizzata, la trasparenza dei prezzi data dai visualizzatori, ben visibili in ogni angolo delle profumerie, e, ultime ma non per ultime, molte occasioni mondane di incontro, per ricordare che si tratta di un mondo che dovrebbe divertire e talvolta far sognare”.