Oltre 1,1 miliardo di visualizzazioni ai contenuti video e 100 milioni di persone raggiunte ogni mese in più di 82 Paesi: questi i risultati ottenuti nell’ultimo anno da
Freeda, la digital media company italiana, fondata nel 2016 da Andrea Scotti Calderini (CEO e co-founder) e Gianluigi Casole (co-funder) e diventata un punto di riferimento per tematiche come l’inclusione e il women empowerment.
Freeda Platform, la piattaforma di marketing per i brand in grado di ascoltare e comunicare ai Millennials e alla Generazione Z, è, infatti, il motore trainante di questa espansione, con i ricavi del 2021 in crescita dell’80%. Grazie alla profonda conoscenza dei social e alle abitudini di consumo dei più giovani, Freeda Platform supporta i brand a diventare rilevanti per un pubblico under 35.
“Freeda Platform – ha dichiarato Andrea Scotti Calderini – è cresciuta del 75% in media negli ultimi tre anni, in maniera organica, diventando un asset strategico per i brand che vogliono affermarsi tra le nuove generazioni. Con la Platform abbiamo messo il modello di comunicazione di Freeda al servizio dei brand, implementandolo sulle loro piattaforme. Così – sviluppando contenuti su misura per i marchi della moda, del food, dell’intrattenimento, della cosmesi – riusciamo a proporci come lo strumento che può trasformare i follower e le community in consumatori. Quest’anno vogliamo accelerare il percorso di crescita e proposizione sul mercato, a cavallo tra data analytics, creatività e commerce”.
Freeda, leader in Italia tra le digital media company, con una community di oltre 8,9 milioni di persone e canali social attivi in Italia, Regno Unito, Spagna e Sud America, consolida le sinergie con i marchi che vogliono conquistare i più giovani. Nel corso del 2021, oltre alla crescita della Platform, lo stream digital media con i contenuti “branded content” ha visto la realizzazione di 306 campagne per un totale di 660 contenuti pubblicati. Tra i business case di maggior successo, la piattaforma annovera le esperienze con Goovi, la linea vegana di integratori e cosmesi, firmata da Michelle Hunziker e Artsana. Il marchio ha raggiunto nel 2020 insieme a Freeda Platform, che ne gestisce e valorizza la comunicazione e il marketing digitale, un fatturato di 10 milioni di euro. Grazie a questo approccio, Goovi in tre anni è riuscita a raggiungere sui social una reach mensile di 12 milioni di persone e ad ottenere più di un milione di interazioni su Instagram e Facebook: un risultato che si è tradotto in una crescita costante di riconoscibilità del marchio e ricavi, posizionandolo come uno dei brand di maggiore successo della cosmesi italiana online.
Ad inizio 2022 Freeda Platform può contare su 15 brand partner afferenti a 5 differenti settori merceologici, tra i quali Food & Beverage, Fashion & Luxury, Automotive, Energy e appunto il Beauty, che conta 2 collaborazioni con i brand Goovi e Beiersdorf. Tuttavia, se allarghiamo lo spettro al Digital Media e alle campagne di branded content, il settore beauty è stato uno dei primi settori a testare e adottare le modalità di partnership in branded content offerte da Freeda e ha sempre rappresentato una buona quota parte del fatturato complessivo della media company, toccando picchi del 30 per cento. Freeda ha collaborato con quasi tutti i gruppi industriali del settore beauty, tra i quali Estèe Lauder, Shiseido, L’Orèal, Coty con il brand Gucci Beauty in Spagna, Beiersdorf nella promozione di una nuova linea di creme Nivea dedicate ai Gen Z, passando per Sephora e il lancio di una capsule dedicata a Fenty Beauty By Rihanna. Sono state 42 le campagne realizzate nel 2021 da Freeda Digital Media per il settore beauty.