Il gruppo di private equity francese Ardian mette sul piatto una valutazione di 1,1 miliardi di euro e conquista Biofarma Group, specialista nel mercato degli integratori alimentari, dei dispositivi medici e dei cosmetici, nato nel febbraio 2020 dalla fusione tra Nutrilinea e Biofarma entrambe controllate da White Bridge investments. É quanto riportato da Reuters, mentre il una nota diffusa questa mattina da Ardian viene precisato chela famiglia Scarpa manterrà il 30% delle quote.
White Bridge Investments detiene oggi il 70% delle quote di Biofarma Group, mentre il restante 30% appartiene infatti a Germano Scarpa e Gabriella Tavasani, già titolari di Biofarma. White Bridge aveva investito in Nutrilinea nel settembre 2017, mentre aveva acquisito Biofarma nel dicembre 2019.
Guidato dal ceo Maurizio Castorina e presieduto da Germano Scarpa, il gruppo ha sede a Mereto di Tomba (Udine) e conta 800 collaboratori e 170 linee di produzione in quattro stabilimenti produttivi distribuiti tra Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto.
Biofarma Group ha chiuso il 2020 con un valore della produzione a 189 milioni di euro, ricavi netti di 176,9 milioni di euro e un ebitda di 37 milioni. Ma il fatturato pro-forma 2021 si attesta a 230 milioni di euro. Reuters parla di ricavi di 330 milioni e di un ebitda di circa 50 milioni, senza indicare l’anno di riferimento.
Per Ardian si tratta del secondo investimento nel giro di sei mesi nel settore dopo quello dello scorso giugno nella svedese Recipharm. D’altro canto, White Bridge Investments continua a macinare operazioni. Nei giorni scorsi la controllata Specchiasol, tra i leader italiani negli integratori alimentari, dispositivi medici e cosmetici ha rilevato la maggioranza di Farma Derma, creando così un campione nazionale nello sviluppo di prodotti health-care ad elevato valore medicale. Alla fine di dicembre 2021 White Bridge aveva invece ha rilevato gli accessori moda Lampa da Cronos Capital Partners, holding di partecipazioni controllata da Alessandro Besana e Lorenzo Bovo, che controllava il 70% di Lampa dal giugno 2019 quando aveva affiancato i fratelli Mirko e Luca Bertoli, che hanno mantenuto il restante 30% della società.