Revlon ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2020 con vendite nette di 1,90 miliardi di dollari in calo del 21,3% rispetto ai 2,42 miliardi dell’anno precedente. “Le vendite nette inferiori – segnala una nota finanziaria di Revlon – sono state guidate principalmente dagli impatti negativi associati alla pandemia Covid-19 in corso e del suo prolungamento”. Come riportato infatti, le vendite nette includono circa 505 milioni di dollari di impatti negativi stimati associati alla pandemia. Questo calo è stato parzialmente compensato dall’aumento di circa il 40% delle vendite nette generate dall’e-commerce rispetto all’anno precedente, che rappresentano oggi circa il 16% del totale, rispetto al 9% dell’anno precedente. Escludendo gli impatti del Covid-19, le vendite nette come riportato sono diminuite di 10,8 milioni di dollari rispetto all’anno precedente. Revlon ha generato una perdita netta di 619 milioni di dollari nel 2020 e un ebitda rettificato di 240,1 milioni di dollari in diminuzione del 9,8% rispetto all’anno precedente.
“Stiamo assistendo a segnali positivi nel business e, con diverse e importanti sfide lasciamo il 2020 alle spalle. Riteniamo di essere oggi ben posizionati per cogliere le opportunità nel settore della bellezza. Continuiamo a operare sui pilastri chiave della nostra strategia, come la crescita nei nostri marchi Revlon ed Elizabeth Arden, lo sviluppo di mercati chiave come la Cina, e l’accelerazione del nostro business di e-commerce. Questo è rimasto il nostro obiettivo per tutto il 2020 e ci impegniamo a mantenere questi piani nel 2021”, ha affermato Debra Perelman, presidente e CEO di Revlon.