Fatturato trimestrale ancora in calo per The Estée Lauder Companies, che però batte le previsioni degli analisti grazie ai prodotti di skincare e alle vendite in Cina. Infatti la company americana ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio conclusosi il 30 settembre 2020 con vendite nette diminuite del 9% a 3,56 miliardi di dollari (pari a circa 3 miliardi di euro,) ma superiori alle stime degli analisti di 3,45 miliardi. Il calo delle vendite riflette alcune chiusure temporanee di negozi a causa del Covid-19, parzialmente compensata dalla forte crescita online. L’ utile netto è stato di 525 milioni di dollari (pari a circa 451 milioni di euro), in calo del 12 per cento.
“Siamo soddisfatti – ha commentato Fabrizio Freda, presidente e amministratore delegato di The Estée Lauder Companies – di un inizio dell’anno fiscale più forte del previsto in questo momento difficile in cui la comunità globale continua a confrontarsi con il Covid-19. L’Asia-Pacifico ha nuovamente primeggiato con una crescita a due cifre anno su anno nella Cina continentale. Il travel retail si è distinto in quanto i turisti cinesi sono stati attratti dai crescenti negozi duty-free dell’isola di Hainan dove sono aumentati i limiti di acquisto”.
Nel dettaglio la categoria più forte è stata lo skincare con vendite aumentate del 10% a oltre 2 miliardi di dollari. Questa crescita è stata aiutata dalla recente acquisizione di Dr. Jart +, che ha contribuito per il 6% alla crescita della categoria. Anche La Mer ed Estée Lauder hanno registrato vendite in crescita soprattutto in Cina. Per quanto riguarda il make-up la situazione è ben diversa. Infatti il fatturato è calato del 32%, a 978 milioni di dollari. In calo anche i ricavi delle fragranze che sono diminuite del 12% a 406 milioni.