The Estée Lauder Companies ha chiuso l’esercizio fiscale al 30 giugno con un giro d’affari di 14,3 miliardi di dollari (pari a circa 12,1 miliardi di euro) e con utili netti in discesa del 61% a 606 milioni (pari a circa 512,8 milioni di euro). Il calo ha riguardato tutte le categorie, tranne lo skincare, che è cresciuto del 13% superando i 7,3 miliardi dollari. Le vendite di make-up sono diminuite del 18%, a 4,8 miliardi di dollari, quelle dei profumi sono scese del 13%, a 1,56 miliardi di dollari, mentre l’haircare è stato in calo del 12%, a 515 milioni di dollari.
“Estée Lauder ha navigato con agilità durante la pandemia – ha affermato Fabrizio Freda, presidente e CEO di The Estée Lauder Companies – e per i prossimi due anni il gruppo lavorerà al Post-covid business acceleration program, che ha lo scopo di riallocare le risorse relative alla distribuzione”. La pandemia ha causato infatti un rapido spostamento delle vendite di prodotti di bellezza online e il piano prevede la chiusura tra il 10 e il 15% dei negozi indipendenti worldwide, per una riduzione tra i tra 1.500 e 2mila posti di lavoro, circa il 3% dell’attuale forza lavoro. Il totale include la ridistribuzione di alcuni dipendenti e l’investimento in nuove posizioni in lavori legati all’online. Il piano post covid-19 dovrebbe avere benefici annuali compresi tra i 300 e i 400 milioni di dollari.