Un salto in avanti di 10 anni, per immaginare le tecnologie e i rituali di bellezza di domani. è l’ambizione della prossima edizione della fiera bolognese. Al via i ‘giardini’ tematici, che permettono di sperimentare percorsi innovativi e di costruire relazioni di business.
di Vanna Assumma
Una visione sull’evoluzione del beauty da qui a 10 anni. È quanto propone Cosmoprof Worldwide Bologna, in programma da 12 al 16 marzo nella città emiliana. La rassegna dedicata alla filiera della bellezza e suddivisa in Cosmopack e Cosmo Perfumery & Cosmetics dal 12 al 15 marzo, e in Cosmo Hair Nail & Beauty Salon dal 13 al 16 marzo, parlerà di futuro ai 265mila operatori attesi. L’idea è quella di sondare i bisogni dei consumatori alla data del 2030, scoprire quali tecnologie caratterizzeranno lo sviluppo del comparto e quali sfide dovranno affrontare le aziende. Il tutto attraverso la costruzione di ‘garden’ tematici, cioè di aree allestite che, come i giardini rinascimentali, aiutano lo sviluppo di relazioni e progetti, guidando i partecipanti alla scoperta di soluzioni inesplorate. Ad esempio, Garden of Innovation propone un percorso tra i megatrend della prossima decade, ad esempio la biotecnologia, l’evoluzione del rapporto tra uomo e risorse ambientali-nutritive, nuove forme di arte e design. In questo ambito, l’installazione ‘A day in life 2030’ proietta gli operatori presenti in una tipica giornata del 2030, nei rituali della quotidianità. Sempre nel Garden of Innovation, una parte espositiva è dedicata alle beauty tech startup. Si tratta di 32 realtà ‘in erba’, specializzate in piattaforme interattive, soluzioni digital, app virtuali per test di prodotti, servizi di e-make-up e 3D make-up, software per la personalizzazione di un prodotto, nuove soluzioni per il retail. piattaforme digitali interattive.
personalizzazione e inclusione
Un altro sguardo al futuro è offerto da Garden of Diversity, una trasformazione della cosmesi in chiave ‘inclusive’: “Già oggi sta cambiando il rapporto tra beauty e consumatore – riferiscono gli organizzatori di Cosmoprof – perché non è più la persona che si deve adattare al prodotto, ma è il contrario. E si andrà sempre più verso la personalizzazione”. All’interno di Cosmopack infatti, viene allestito un laboratorio sperimentale per la produzione live di ‘foundation for all’, ovvero un’emulsione che incrocia skincare e colore e che permette, a partire da 6 nuance di base, di creare molteplici sfumature. Garden of Fragrances focalizza l’attenzione sulla trasformazione nel mondo delle fragranze, con un’installazione sensoriale innovativa che si avvale della collaborazione con il Grand Musée de Parfum, e dell’intervento di scrittori e giornalisti. Infine, Garden of Trends svela le tendenze della manifestazione bolognese, mentre Garden of Colors and Materials offre una preview dei colori e dei materiali cosmetici nel 2030.
Non mancano le iniziative dedicate alla sostenibilità ambientale, non più una tendenza ma il fondamento della vita di tutti i giorni. Grazie a diversi progetti, Cosmoprof 2020 promuove un concetto etico di bellezza: “A guidare il business del futuro – affermano i promotori della rassegna fieristica – saranno le innovazioni e le tecnologie dedicate alla
riduzione dell’impatto ambientale dell’intero processo di produzione. Nel 2030, concetti come ‘rifiuto’ o ‘scarto’ nella produzione cosmetica andranno a sparire, trasformandosi in risorse”.