Lush Cosmetics ha chiuso il 2018 con una perdita operativa legata all’aumento dei suoi costi di produzione e al trasferimento di alcuni negozi. Nel corso dell’esercizio chiuso il 30 giugno 2018, la società inglese di cosmetici ha totalizzato un fatturato di 928 milioni di sterline (pari a circa 1,077 miliardi di euro), in leggero calo (-0,8%) rispetto ai 932 milioni di sterline generati un anno fa. Nel corso dell’esercizio, Lush ha chiuso 111 negozi in Giappone e ha lasciato il mercato brasiliano, chiudendo cinque punti vendita e uno stabilimento. Inoltre, ha trasferito le location di 27 dei suoi negozi.
L’aumento dei costi dei locali commerciali, insieme all’incremento dei costi delle materie prime e della manodopera, si è tradotto in una perdita operativa di 4 milioni di sterline (pari a circa 4,6 milioni di euro), contro un utile di 22,7 milioni di sterline registrato nell’esercizio 2018. “Il risultato operativo del gruppo prima degli elementi eccezionali è sceso di 26,7 milioni di sterline – ha sottolineato Lush in una nota – e questo calo è spiegato dal fatto che i nostri costi sono aumentati a un ritmo superiore a quello delle vendite: costi delle merci, costi relativi al personale degli stabilimenti produttivi, costi dei locali commerciali e costi di vendita ed amministrativi”.
Tra l’altro è di questi ultimi giorni che gli account di Lush Uk su Instagram (569mila follower), Facebook (oltre 423mila) e Twitter (202mila) saranno chiusi alla fine di questa settimana “per privilegiare – come riporta il post dell’azienda – le conversazioni 1-to-1 e gli influencer”. La decisione di Lush di abbandonare i social media potrebbe essere l’ultima mossa etica dell’azienda. “Siamo stanchi di lottare con gli algoritmi e non vogliamo pagare per apparire nel flusso di notizie”, ha detto l’azienda inglese in un post sui suoi account Instagram, Twitter e Facebook.