Alla fiera bolognese, focus sul rapporto tra aziende cosmetiche e farmacie, e sul crescente sviluppo degli integratori. la riflessione, più ampia, riguarda l’evoluzione del canale verso concept innovativi per proporre la bellezza.
Le farmacie faticano a stare al passo con i cambiamenti del mercato. Cioè, malgrado la riduzione dei ricavi dai medicinali e la domanda consistente da parte delle clienti di beauty e integratori, i tradizionali ‘negozi di cura’ non hanno cambiato il concept del loro punto vendita né il modello di business. Di questo si parlerà a lungo durante la prossima edizione di Cosmofarma Exhibition, evento di BolognaFiere specializzato sui prodotti e servizi legati al mondo della farmacia, in programma dal 5 al 7 maggio 2017. Infatti quest’anno l’area di dibattito ‘Osservatorio Cosmofarma’ sarà dedicata al mondo cosmetico. Top manager di quattro aziende leader nel settore della dermocosmesi e quattro titolari di farmacie, caratterizzate da una forte presenza di beauty, si confronteranno sulle tematiche inerenti allo sviluppo del segmento. In questo ambito, inoltre, verranno presentati i risultati dell’ultima ricerca di Doxa Pharma, denominata ‘Barometer farmacia’, che fotografano il rapporto attuale e prospettico tra un campione rappresentativo di farmacie italiane e il comparto della cosmetica.
VERSO LA COSMETIC HEALTH
Il motivo principale per cui il rapporto tra le aziende della bellezza e le farmacie risulta ancora difficile, nonostante i prodotti cosmetici siano entrati nel canale oramai da diversi anni, è legato a un fattore culturale. I farmacisti cioè considerano la cosmesi come un settore con una valenza inferiore a quella del farmaco, che rimane la ‘parte nobile’ della loro professione. “In realtà – afferma Roberto Valente, direttore di Cosmofarma – non si dovrebbe dissociare il concetto della salute da quello della bellezza e del benessere. Purtroppo non sono tante le farmacie che hanno saputo sfruttare la crescita dei comparti a libera vendita (beauty, integratori, farmaci da banco), né quelle che hanno creato reparti dermocosmetici, cabine estetiche e specializzazioni ad hoc”. Valente sottolinea che sarebbe necessaria una formazione specialistica che renda le farmacie garanti della salute a 360 gradi. Anche perché in farmacia le persone si aspettano una consulenza maggiore rispetto a quella che trovano nelle catene di profumeria. I prodotti beauty tra l’altro vanno raccontati, spiegati, narrati in modo accattivante, e l’arte dello storytelling è un aspetto che manca tra le competenze della farmacia. “Il cliente va preso in carico in toto – conclude – e in modo olistico. Il benessere di una persona è psicofisico, e questo significa che avere la pelle più luminosa e il viso curato contribuisce alla serenità della persona”.
FOCUS INTEGRATORI E CAPELLI
Debutta in questa edizione di Cosmofarma il primo appuntamento con Nutraceuticals Conference by Nuce. Si tratta di una due-giorni di conferenze, in programma il 5 e 6 maggio, che approfondisce il ruolo dei nutraceutici per invecchiare in salute, le modalità di comunicazione degli integratori alimentari al consumatore finale, le novità regolatorie e le criticità riscontrate dalle aziende del settore. Tornando all’ambito dermocosmetico, il simposio di questa edizione è dedicato alla tricologia, con un’analisi delle problematiche legate alla caduta del capello. Il simposio si prefigge di dare ai farmacisti gli strumenti per una diagnosi accurata della cute della persona, andando aldilà del sintomo e orientando il cliente verso ulteriori approfondimenti oppure verso l’acquisto del prodotto più idoneo alle sue esigenze.
di Vanna Assumma