Debolezza per L'Oréal, quotazioni alle stelle per Beiersdorf. Questa è la reazione dei mercati a un'eventuale offerta pubblica di acquisto che il colosso francese potrebbe lanciare a breve termine sulla società tedesca, meglio conosciuta nel comparto cosmetico mondiale con i brand Nivea ed Elsaplast. Secondo le indiscrezioni comparse sul quotidiano inglese Indipendent, L'Oréal avrebbe in serbo un'opa da 13 miliardi di euro sul competitor teutonico, il cui maggior azionista Allianz aveva già annunciato lo scorso mese di aprile di essere disposto a cedere la propria quota pari al 43,6% del capitale.
In quel periodo la società assicuratrice aveva anche aggiunto di avere in corso una trattativa esclusiva con la Tchibo holding per una somma di circa 7 miliardi di euro. Tchibo, che fa capo alla famiglia Herz, a sua volta si dichiarò interessata a incrementare la sua quota del 30%. E il mercato era disposto a crederci visto che la società finanziaria è entrata in possesso all'inizio dell'anno di una liquidità di circa 5,8 miliardi di euro grazie alla vendita del 76,3% della produttrice di sigarette Reemtsma cigarettenfrabriken al gruppo Imperial tobacco.
Ma il denaro liquido non manca neanche nelle casse di L'Oréal, né in quelle della multinazionale americana Procter & Gamble, un'altra pretendente al trono Beiersdorf. O meglio Nivea, il celebre marchio che pesa più del 50% su un turnover complessivo annuo di circa 4,5 miliardi di euro e che negli ultimi sei esercizi ha inanellato una crescita annua di fatturato di almeno il 10%. Questi numeri, uniti alla solidità finanziaria del colosso francese, ma soprattutto all'ipotetico prezzo riportato dalla stampa britannica di 155 euro per ogni azione Beiersdorf, hanno contribuito a certificare la credibilità dei rumor nonostante il silenzio di L'Oréal, trinceratasi in un no comment.