Dai dati presentati all'assemblea generale di Unipro (Associazione italiana industrie cosmetiche) è scaturito che fronte di un calo di produzione nel 2001 del comparto chimico dell'1,2% si è registrato un aumento della produzione cosmetica del 4,5%. «è sicuro che a livello macroeconomico», ha spiegato Alberto Donati, presidente di Unipro, all'assemblea dell'associazione, «la crisi internazionale, seguita agli attentati dell'11 settembre, è stata condizionata da inaspettate reazioni dei consumatori. Queste reazioni, paradossalmente, hanno condizionato in maniera positiva il mercato cosmetico».
«Questo inaspettato impulso ai consumi di prodotti cosmetici», ha proseguito Donati, «ha parzialmente smussato il rallentamento che si era registrato nei primi mesi dell'esercizio 2001, rallentamento che comunque ha pesato in maniera non indifferente sui dati di sell-out». I trend di crescita sono stati frenati negli ultimi mesi dell'anno anche dal passaggio alla moneta unica. Passaggio che, nonostante le preoccupazioni dei consumatori, ha fatto lievitare i prezzi di un risicato 3%, in linea con gli incrementi degli scorsi anni.
Il fatturato dell'industria cosmetica italiana ha raggiunto nel 2001 quota 6.784,7 milioni di euro con una crescita rispetto all'anno precedente del 7,5%. Continua la crescita a due cifre nell'export, che con i suoi 1.741,7 milioni di euro segna un incremento del 16%. «Lo scenario che prevediamo per il 2002», ha concluso Donati, «è sensibilmente meno roseo, sicuramente non assisteremo alle performance degli ultimi anni sia per il raggiungimento del livello di maturità per alcuni canali, sia per le tensioni sui costi legate agli aumenti di prezzo delle materie prime e di altri importanti elementi che compongono i costi industriali».