Il Consiglio di Amministrazione di Mirato S.p.A., società piemontese fra i leader in Italia nel settore toiletries e cosmetico con i marchi Clinians, Malizia, Intesa, Splend'Or e Gomgel, si è riunito ieri per approvare la relazione sulla gestione per il terzo trimestre 2002.
In dettaglio, i ricavi netti per il terzo trimestre 2002 sono pari a 32,4 miliardi (+5,2% rispetto al terzo trimestre 2001); sui nove mesi si registra una crescita rispetto al 2001 del 9,0% circa; la crescita dei ricavi al 30.9.2002 è principalmente correlata sia alle vendite del brand Clinians, che cresce del 34,8% (+19,2% su base trimestrale), sia dalla performance dell'export , che nel primi nove mesi registra vendite in crescita del 14,1 % (+11,8% rispetto al terzo trimestre 2001).
Il margine operativo lordo nei primi nove mesi dell'esercizio ha registrato, rispetto all'analogo periodo del 2001, una crescita del 9,3% (-0,4% su base trimestrale), raggiungendo i 13,9 milioni di euro (4,4 milioni di euro su base trimestrale); il rallentamento nel terzo trimestre è motivato, oltre che da una certa contrazione del fatturato, anche dagli inserimenti nei punti vendita e dai contributi per entrare nei punti vendita di nuova apertura (entrambi spesati integralmente nell'anno), investimenti necessari per continuare ad incrementare in futuro la distribuzione dei prodotti. Al 30.9.02 la società ha difatti inserito prodotti per circa 3,3 milioni di euro, rispetto ai 1,8 milioni di euro del 2001; gli effetti di tali investimenti si dovrebbero vedere già nel fatturato dell'ultimo trimestre 2002, oltreché ovviamente nel corso del 2003. Il forte incremento di tali investimenti consente pertanto future crescite del venduto, mentre l'anticipo di tali inserimenti nel 2002 prelude ad una riduzione degli stessi nel 2003; la società infatti prevede che nel 2003, anche in virtù degli anticipi eseguiti nel 2002, tali inserimenti saranno circa 1,5 milioni di euro inferiore rispetto all'esercizio corrente.
Il risultato operativo al 30.9.02, in crescita del 10,9% e pari a oltre 8,3 milioni di euro (-7,3% su base trimestrale rispetto all'analogo terzo trimestre 2001) vede l'anticipo al 30.9.02 di accantonamenti che nell'esercizio precedente sono stati effettuati solo al 31.12.02, e che pertanto penalizzano nei periodi in esame (sia nel terzo trimestre che nei nove mesi) l'esercizio in corso, ma che non avranno alcun effetto al 31.12.02, quando ci sarà la ricongiunzione con gli accantonamenti effettuati l'esercizio precedente. Tali accantonamenti anticipati pesano per 0,1 milioni di euro nel trimestre e per 0,4 nei nove mesi del 2002.
L'utile netto al 30.9.02, calcolato con il sistema di conteggio fiscale utilizzato al 30 giugno 2002, risulta in crescita del 22,0% nei nove mesi (-19,9% nel trimestre). Da rilevare che, in base alla attuale proposta legislativa in esame presso il Parlamento, l'imposizione fiscale sarebbe minore, beneficiando la società di oltre 150.000 euro di minore imposte; tuttavia, sì è scelta come stima l'imposizione più elevata per motivi prudenziali.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2002 evidenzia un saldo pari a circa -18,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -21,0 milioni di euro al 30.6.02. Ancora più evidente la creazione di cassa negli ultimi 12 mesi: al 30.9.01 infatti l'indebitamento netto era pari a 22,4 milioni di euro; si è pertanto avuto un miglioramento di circa 4,0 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. I motivi di tale miglioramento sono stati, oltre ad una generica migliore redditività, anche e soprattutto i cambiamenti nella politica della gestione delle scorte; nel solo ultimo trimestre la società è riuscita a ridurre il valore delle rimanenze di circa 2,4 milioni di euro. Sempre nel terzo trimestre, la società ha poi modificato i pagamenti ai fornitori, ottenendo a parità di condizioni contrattuali un sensibile allungamento dei termini di pagamento; tale dilazione al 30.9.02 non ha ancora avuto il tempo di manifestarsi, ma farà sentire i suoi effetti in parte già al 31.12.02, e appieno al 31.3.03.
In seguito alla riduzione della posizione finanziaria netta anche il rapporto fra indebitamento netto e mezzi propri (Leverage) è in miglioramento rispetto al 30 giugno 2002, passando dal 44% al 38%.
''Il buon andamento dei primi nove mesi prelude ad una annata particolarmente positiva, ha commentato il Presidente Corrado Ravanelli- che penso possa dare soddisfazione agli azionisti in termini di creazione del valore e di sana e corretta gestione. In questo anno difficile per tutta l'economia mondiale, Mirato si appresta a mettere a segno uno dei migliori risultati della sua storia e, particolare da mettere in rilievo, riuscendo contemporaneamente a ridurre il proprio indebitamento netto tramite la creazione di liquidità. Tale liquidità sarà in parte distribuita, come di consueto, agli azionisti con un generoso dividendo, che stimo possa crescere dai 0,18 del 2001 ai 0,20 euro ad azione che proporremo alla Assemblea per l'anno in corso ma, soprattutto, ci consentirà una espansione della nostra crescita tramite acquisizioni, che non mancheremo di portare a termine come più volte promesso al mercato. E' infatti questa politica per linee esterne, oltre all'incremento del nostro portafoglio prodotti tramite lanci interni, la via maestra che continueremo a seguire, una politica prudente ma ambiziosa allo stesso tempo: dopo una acquisizione, la creazione di cassa derivante dall'attività verrà reinvestito in ulteriori acquisizioni, sempre mantenendo il rapporto fra mezzi propri e mezzi di terzi sotto controllo. Così è stato fatto nel 2000 con Clinians, e così continueremo a fare nel prossimo futuro. Abbiamo infatti già posto le basi, anche grazie a questa politica di sostanziosi inserimenti, ad un positivo 2003, ancora nel segno della crescita sia in termini di fatturati che di redditività ''