Continua il fenomeno ‘aggregazione’ tra le profumerie italiane. A fine marzo 2017 il Consorzio Arcobaleno, che riunisce 120 negozi con 72 ragioni sociali e un fatturato aggregato che supera i 50 milioni di euro, svelerà il suo progetto di insegna comune, il cui naming è attualmente ancora oggetto di studio tra due agenzie di comunicazione. Si tratta di un brand che non sostituirà ma affiancherà i nomi originali delle profumerie, andando a occupare un’area tra il 30% e il 40% dello spazio totale dell’insegna. “Le profumerie appartenenti alla nostra realtà – spiega Giorgio Cacchione, presidente del consorzio – sono radicate sul territorio e riconosciute a livello locale. Ecco perchè è importante mantenere l’insegna personale, ma è altrettanto utile identificare i diversi negozi sotto un ‘cappello’ comune”. La nuova insegna permetterà al consorzio di aprire un sito e-commerce con il brand comune, al quale aderiranno tutte le profumerie del gruppo, e sarà possibile implementare una fidelity card e diverse promozioni che permetteranno ai consumatori di spostarsi da un punto vendita all’altro con gli stessi vantaggi.
Recentemente sono nate altre due insegne identificanti diverse catene regionali e profumerie indipendenti: si tratta di Naïma, che come numero di punti vendita è il secondo player della distribuzione in Italia, preceduto da Limoni, e di La Beautic, logo distintivo per i punti vendita che fanno capo alle 21 aziende di Beauty 3.0.