Mentre la moda ancora non intravede la ripresa, vanno a gonfie vele i conti dell'industria cosmetica italiana che, ''con oltre 7 miliardi di euro di fatturato, afferma Alberto Donati, Presidente di Unipro, l'associazione di categoria, è tra i settori di punta del Made in Italy e, da solo, rappresenta un terzo della bilancia commerciale del settore fashion''.
Buone le previsioni anche per il 2003, che si dovrebbe chiudere con una crescita delle esportazioni di oltre il 3% e un indice di produzione al 3,3%, superiore alla crescita registrata nel 2002 (+3,1%). Nel 2002 il settore della cosmetica in Italia è cresciuto dell'1% a 8.040 milioni di euro, mentre l'industria nazionale del comparto ha registrato un incremento del fatturato dell'1,7% per un valore di circa 7.000 milioni di euro. Le vendite sui mercati internazionali sono cresciute nel 2002 del 4,9%, con un rallentamento rispetto agli anni precedenti, ma comunque in positivo in raffronto ad altri Paesi europei.
Mentre la moda ha risentito dell'effetto post 11 settembre, da cui non si è ancora ripresa, l'industria cosmetica ne ha giovato: ''è l'effetto coccole, conclude il presidente di Unipro, lo ha detto anche qualche psicologo ed è stato così in tutto il mondo, magari si è scelto di viaggiare di meno, ma nessuno si è tolto il piacere di un bagno caldo pieno di schiuma profumata''.
Estratto da Ansa.it del 3/06/03 a cura di Pambianconews