Corrado Raimondi, in poco più di 2 anni ha ricostruito la divisione lvmh fragrance brands a cui fanno capo i marchi kenzo parfums e givenchy che oggi è pronta tornare sul mercato dei ‘grandi’ grazie ad una squadra di manager pronti all’attacco.
Grandi manovre, con il minimo rumore: in poco più di due anni ha riplasmato il business model della sua divisione e ne ha ampliato le sinergie senza che il mercato quasi se ne accorgesse. Corrado Raimondi, brand general manager di Lvmh Fragrance Brands, divisione del gruppo profumi e cosmetici che riunisce Parfums Givenchy, e Kenzo Parfums, ha raccontato a Pambianco Beauty tutti i passaggi di questo restyling interno che ha avuto il coraggio e di portare avanti giorno dopo giorno, oltre le categorie e i posizionamenti ormai consolidati, andando a creare e occupare gli spazi manageriali dove i suoi marchi erano più deboli. Tutto questo ha portato ad uno snellimento dei processi decisionali e gestionali e ad un business model che conterà i suoi successi nei prossimi due anni e che, il manager tiene a sottolinearlo, “è la vittoria di una grande squadra pronta ”.
Un lavoro importante ma fatto in sordina…
In due anni e mezzo abbiamo fatto un grosso lavoro sia dal punto di vista organizzativo che finanziario, senza dare enfasi al mercato o alla stampa del lavoro che stavamo portando avanti. Non è stato facile anche perché abbiamo lavorato sottotono, con pochi progetti stimolanti a livello di investimenti e innovazione di prodotti. Per usare una metafora calcistica, posso dire, che fino a ieri abbiamo lottato per la salvezza, quest’anno abbiamo giocato un buon campionato di centro classifica, mentre oggi abbiamo una squadra pronta per competere con le grandi e lottare per le prime posizioni della classifica… e giocare anche qualche campionato europeo! Ho infatti il piacere di lavorare con una squadra di persone, che hanno ottenuto una serie di risultati e di crescite professionali e personali, che domani ci consentirà di supportare obiettivi importanti. Il 2017 sarà l’anno di Kenzo con il lancio anche in Italia della nuova fragranza Kenzo World, mentre il 2018 quello di Givenchy che porterà grandi novità alla marca a livello mondiale.
E’ una squadra creata totalmente da lei?
Assolutamente no. Il 90% della squadra di oggi è la stessa di due anni fa. Ho però apportato un cambio radicale di gestione passando da una leadership accentratrice con un’esposizione incentrata su una figura sola di comando con una gestione totalmente diversa fatta di deleghe, engagement e decisioni prese insieme.
Quali sono i punti di forza della sua gestione?
Flessibilità, snellezza e rapidità nelle decisioni, che ci permette di sfruttare tutte le opportunità che incontriamo. Una squadra organizzata in chiave moderna in grado di rispondere alle domande in tempo reale. Per farla funzionare però c’è voluto del tempo: solo con l’esempio e la continuità sono riuscito a creare un’organizzazione con un’unità di pensiero che oggi viaggia da sola.
Quali sono stati i cambiamenti a livello manageriale?
Siamo partiti dalla riorganizzazione della divisione vendite che si divide in sell in (agenti di vendita) e sell out (make up artist e beauty consultant) che oggi vengono gestiti entrambi dal direttore vendite che li organizza lavorando sinergicamente con obiettivi e direttive comuni sul tutto il territorio. E’ fondamentale infatti che questi due dipartimenti lavorino insieme perchè se la beauty consultant non ha il prodotto perchè l’agente di vendita non l’ha consegnato alla profumeria non riesce a fare il suo lavoro e per contro se il make up artist non vende non genera quella necessità di ordini che fa ottenere i risultati all’agente. In seconda battuta abbiamo raddoppiato le persone e triplicato i budget della divisione formazione e training che rappresenta un dipartimento strategico per noi e riporta direttamente a me. Infine da gennaio 2016, abbiamo unificato la direzione marketing dei due brand Kenzo e Givenchy (che prima facevano capo a due manager) sotto un’unica direzione data in mano a Cristina Benigni, in modo da avere una strategia univoca e priorità ben definite. Oggi infatti abbiamo uno staff meeting di cinque persone che determina la strategia aziendale.
E per la parte digital?
Ancora non stiamo sfruttando a pieno le potenzialità dei social e di tutta la parte di digitalizzazione della comunicazione. Da gennaio 2017 inseriremo una figura che si occuperà esclusivamente della parte digital andando ad intercettare tutte le tendenze e i trend di mercato per la comunicazione digitale e la sfera dell’ e-commerce di cui oggi ancora non sfruttiamo le possibilità di business.
Avete lavorato anche sull’aspetto finanziario?
Nel 2014 quando io sono arrivato l’organizzazione Fragrance Brands aveva tre marchi Kenzo, Givenchy e Fendi. A gennaio del 2015 c’è stata la dismissione di Fendi che ha comportato più o meno ad una diminuzione del fatturato del 25% con la stessa organizzazione e gli stessi costi. Oggi a distanza di due anni ci troviamo con i conti sistemati e produciamo anche profitti. E il merito di questo risultato è delle persone che lavorano ogni giorno in questa azienda: in primis dei quattro manager che lavorano al mio fianco e a cascata di tutti i membri della divisione. Fragrance Brands è tornata ed è pronta per affrontare le sfide anche dei prossimi 5/10 anni.
di Chiara Dainese