Dopo il rally delle scorse sedute, ieri le azioni Perlier hanno innestato la marcia bassa, limitando il rialzo all'1,14% chiudendo a quota 0,23 euro. In una settimana di contrattazioni la società dei prodotti di bellezza ha comunque guadagnato il 43,7% registrando scambi vivaci. L'improvvisa impennata dei volumi, in mancanza di novità da giustificare un rally di tali dimensioni, ha alimentato una raffica di voci secondo le quali Giancarlo Giraudi, primo azionista della società con il 63,9% del capitale, avrebbe avuto intenzione di vendere la sua quota (o in alternativa di procedere al delisting).
Entrambe le indiscrezioni sono però state smentite dalla società di corso Monforte. Tuttavia, ieri in ambienti finanziari circolavano rumor insistenti secondo i quali Perlier starebbe meditando di lanciare un aumento di capitale. Non a caso il titolo si è fermato appena sopra il valore nominale di 0,21 euro (livello minimo per un aumento).
L'azienda ha chiuso il 2002 con un perdita di oltre 1 milione, ripianato attingendo alle riserve. Tuttavia la situazione industriale e finanziaria continua a peggiorare, tanto che nella relazione semestrale i risultati sono stati definiti «insoddisfacenti». Mentre i ricavi sono diminuiti, l'indebitamento è quasi raddoppiato e ora la società si trova di fronte a un bivio. A giugno il rosso ammontava a 0,49 milioni, anche a causa di 600mila euro di interessi passivi.
Estratto da Finanza&Mercati del 9/10/03 a cura di Pambianconews