Viene definito il Diet Prada del beauty. Si tratta di Estee Laundry, account Instagram nato quest’anno che ricalca il noto profilo della moda che denuncia i copycat, cioè le imitazioni. Anche @esteelaundry è nato con l’intento di denunciare le ‘copie’ dei prodotti cosmetici e, come cita l’account Instagram, “di far vedere il bucato sporco dell’industria della bellezza”. Il profilo si definisce un anonimo beauty collective, e per spiegare meglio il ‘chi e cosa’ fa, ha pubblicato il link a un articolo di Dazed & Confused Magazine, che racconta come, nel mondo della bellezza, ci sia sempre stata scarsa trasparenza. E prosegue dicendo che il profilo è gestito da beauty insiders, quindi persone che lavorano a tempo pieno in questo mondo, nei settori del marketing, della finanza, delle operations, e che vogliono fare i whatchdog (cani da guardia) dell’industria, promuovendo l’onestà e dando voce alle persone.
Sempre nell’articolo, Estee Laundry precisa che, a differenza di Diet Prada, non tiene rapporti né con i brand né con influencer, per rimanere il più possibile indipendente. Il profilo, che conta a oggi 29.700 follower, ha portato agli occhi dell’opinione pubblica diversi casi, ad esempio l’estrema somiglianza tra la bottiglia dell’ultimo profumo di Kim Kardashian e quello di Jean Paul Gaultier Classique, oppure il caso Sunday Riley, sollevato da un ex dipendente dell’azienda che ha accusato la stessa di avere chiesto ai suoi dipendenti di scrivere fake reviews, cioè recensioni positive sui suoi prodotti in vendita su Sephora.com.