Kiko, retailer della bellezza che fa capo alla famiglia Percassi, avvia il riassetto del debito. È una fase complessa, come riporta Il Sole 24 Ore, quella che sta attraversando oggi l’azienda che è alle prese con un riassetto del debito bancario, che ammonta a circa 200 milioni di euro con 50 milioni di linea disponibile non ancora utilizzata. Allo studio ci sarebbe un riscadenziamento. Circa 100 milioni di questa esposizione fa capo a Generali tramite un bond sottoscritto dalla compagnia triestina, mentre la quota restante è costituita da prestiti di un pool di istituti tra i quali Bnp Paribas, Unicredit e in minore misura altre banche.
Kiko è stato uno dei casi imprenditoriali degli ultimi anni. Ma la crescita a un certo punto si è arrestata e sono iniziati i primi problemi, complice anche l’espansione estera e in particolare quella negli Usa, dove è stata avviata sulla controllata una procedura concorsuale (Chapter 11) volta a ripagare tutti i creditori.