Negli ultimi sei mesi del 2016 la vendita di profumi è calata dell’1%, andando a frenare i ricavi della profumeria su base annuale, che si sono attestati per il 2016 a +1 per cento. Un dato inatteso perché nel primo semestre 2016 il fatturato delle profumerie era cresciuto dell’1,4%, spinto dal make-up (+3,8%) e dalle fragranze (+3,4%), e questo avanzamento faceva ben sperare in un brillante secondo semestre, corroborato anche dal periodo natalizio, che rappresenta di solito un boost per le vendite. Sono i dati forniti da Npd sulle 2.900 profumerie selettive monitorate in Italia, che sottolineano come quest’anno sia venuto a mancare il contributo della stagione natalizia, dato che il mese di dicembre rappresenta di solito il 20% delle vendite annue e in particolare le fragranze sviluppano circa il 25% del totale vendite nell’anno. Nel solo mese di dicembre invece, i profumi sono indietreggiati dell’1,4%, ma va però ricordato che potrebbe esserci un effetto-rimbalzo, dato che nel dicembre 2015 la crescita delle essenze era stata particolarmente significativa (+4%).
In ogni caso le fragranze rimangono l’asse che pesa di più sulle vendite totali della profumeria, e su tutto il 2016 questo segmento è risultato in crescita dello 0,7%, mentre il make-up ha accelerato del 2% l’anno scorso, spinto soprattutto dalla domanda di fondotinta e rossetti. Lo skincare invece è stabile, perché la flessione dei prodotti per il corpo e dei solari è stata compensata dal rialzo del 3% delle creme viso, soprattutto antiage, ma anche delle creme occhi e delle maschere, che, seppur rappresentando ancora un segmento piccolo, sono avanzate a doppia cifra.