Mavive ha chiuso il 2015 con un fatturato di oltre 26,5 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto all’anno precedente. L’export dell’azienda veneziana, che rappresenta il 60% del turnover in valore e il 75% in volume, supera i 15 milioni di euro, ma un forte boost è arrivato dal mercato interno, che è cresciuto del 35%, portando i ricavi a 11 milioni di euro. Una cifra che eccede del 18% le vendite attese nella Penisola. Tra i vari brand in licenza all’azienda cosmetica, Police mantiene il primato in termini di fatturato con una crescita dell’8%, seguito da Replay, che aumenta le vendite del 32% soprattutto in Europa. Il Vecchio Continente è riuscito a controbilanciare la congiuntura negativa che l’azienda ha registrato in Medio Oriente e in Centro e Sud America, riconfermandosi così il mercato di riferimento per mavive, con un’incidenza sul totale export del 70% e una crescita di oltre l’11% rispetto al 2014. A trainare l’export in Europa sono Gran Bretagna e Germania, ma un incremento significativo è stato registrato da Ungheria, Francia e Russia. In una nota l’azienda comunica che “la situazione finanziaria ha saputo sostenere la forte crescita ed è addirittura migliorata registrando un minor ricorso a finanziamenti bancari mediante una costante generazione di cash flow a copertura dei propri fabbisogni. La liquidità generata dalla gestione finanziaria, contestualmente a livelli di redditività espressi da ebit e roe a due cifre, ha consentito l’ulteriore rafforzamento patrimoniale con un incremento del 50% della capitalizzazione”. Sul mercato italiano Mavive punta a espandersi nel settore skincare, grazie anche al nuovo accordo di distribuzione di due brand del gruppo Bogart, Méthode Jeanne Piaubert e Stendhal. Entro i prossimi tre anni, l’azienda punta al raddoppio delle dimensioni, sia attraverso l’acquisizione di nuove licenze sia con lo sviluppo del retail diretto e in franchising di The Merchant of Venice, brand di profumeria artistica di proprietà dell’azienda.