Yves Rocher ha chiuso il 2022 con 184 milioni di euro sul mercato italiano che, ad oggi, si posiziona come 2° Paese al mondo in termini di fatturato, subito dopo la Francia e, a livello di Social Selling, come primo canale all’interno della marca YR nel mondo. “Il 2022 e il 2023 sono anni di forte concentrazione sulla ripresa del social selling, che ad oggi pesa come canale di vendita per il 73%, con nuovi piani per incentivare e sostenere nella vendita la rete, e sulla spinta continuativa di un retail che pesa per il 23% con i suo 109 punti vendita ed ha ripreso molto bene, superando l’obiettivo di fatturato del periodo pre-covid”, afferma Carlo Bertolatti, general manager di Yves Rocher Italia.
La stima 2023 è di chiudere in allineamento al 2022 e nel contempo di rafforzare la multicanalità: da un lato con un processo di modernizzazione e sempre più professionalità dei consulenti di bellezza, permettendo un’esperienza di acquisto sia fisica che digitale, mantenendo sempre viva e predominante la componente umana; dall’altro continuando il processo di restyling dei punti vendita, “prevediamo un’apertura nella seconda parte dell’anno e nel frattempo stiamo settando un piano di ampliamento negozi che verrà attuato nel 2024, oltre al prosieguo del processo di restyling dei negozi esistenti (ad oggi 71 su 109)”, anticipa il manager.
A livello di filiale italiana, Yves Rocher si sta focalizzando sull’innovazione costante della propria struttura di vendita multicanale, caratterizzata dalla presenza di retail (negozi monomarca) e social selling, l’evoluzione in chiave digitale della vendita diretta. “Da luglio del 2022 – prosegue Bertolatti – abbiamo aperto l’opportunità ai nuovi clienti YR di effettuare il primo ordine web con l’esperienza digitale di un e-commerce, ma di fatto non lo siamo. Per noi resta fondamentale il ruolo del consulente di bellezza, del suo rapporto umano con i clienti offrendo un servizio professionalizzante e personalizzato. Da aprile 2023, diamo l’opportunità all’utente di effettuare più acquisti online, rimanendo sempre legato a un consulente di bellezza di fiducia”.
L’obiettivo dell’azienda è far crescere di pari passo entrambi i canali “incrementando la percezione dell’immagine della nostra marca – spiega il manager – e la sua visibilità sul mercato. Porteremo avanti nuovi progetti, come lo studio di nuove piattaforme digitali e di nuovi processi d’acquisto che possano facilitare, innovare e digitalizzare per essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza. Tecnologia, omnicanalità e coerenza sono le parole che caratterizzano il nostro 2023”.
Accanto all’omnicanalità, il 2023 vedrà l’azienda impegnata in investimenti per migliorare il proprio approccio digitale di beauty technology e di servizio al consumatore. Non solo, in qualità di Società Benefit, tra gli obiettivi di Yves Rocher c’è anche la sostenibilità ambientale e sociale: le azioni del 2022 evolveranno nel corso del 2023, anno chiave in cui il piano delle attività benefit di Yves Rocher Italia andrà a convergere con la Roadmap B Corp guidata dal Gruppo, insieme a cui punta alla certificazione nel 2025.
La priorità del Gruppo Rocher (che conta 9 marchi tra cui Yves Rocher a livello mondiale) è “il bene comune, pertanto il nostro obiettivo non è quello di essere l’azienda migliore del Pianeta, ma l’azienda migliore PER il Pianeta”. Nel 2019 il Gruppo Rocher è stato il primo gruppo internazionale ad avere adottato lo status di ‘mission-driven Company’ introdotto dalla legge francese, nota come Loi Pacte, ponendosi come obiettivo il bene comune e quello del Pianeta. “Essere Mission-Driven Company – chiosa Bertolatti – permette all’azienda di interrogarsi sul perché della sua esistenza, sulla propria mission e ragion d’essere, con l’obiettivo di coinvolgere tutti gli stakeholder in un nuovo modo di fare business, dove profitto e sostenibilità viaggiano di pari passo”.
Come Gruppo, YR sta ponendo la CSR innovation al centro della propria strategia e si sta focalizzando su obiettivi da raggiungere per il 2030: “concentrandoci sia per portare beneficio sociale che per creare prodotti che rispettino la natura – dichiara il manager -. Inoltre, ci siamo imposti l’obiettivo di ottenere la Certificazione B Corp entro il 2025. Questa certificazione non rappresenta un traguardo, bensì un punto di partenza: da quel momento, ogni 3 anni, dovremo riconfermare la certificazione, dimostrando il costante impegno nei nostri obiettivi di beneficio comune, sia come Italia che come Gruppo”.
Nel 2022 l’azienda ha lavorato in particolare sul tema della gestione dei resi con una task-force interna affiancata da tecnici specialisti che ha mappato i processi e identificato le leve per ridurre gli impatti in quest’area. Un impegno costante di Yves Rocher Italia è il supporto e la collaborazione con la Fondazione Yves Rocher nella messa in opera del progetto Plant for Life: “iniziato nel 2021, proseguirà fino al 2024 e ci permetterà di contribuire alla tutela e alla promozione della biodiversità tramite attività di piantumazione sul territorio italiano”, commenta Bertolatti.
Le buone pratiche coltivate negli anni in ambito sociale si sono consolidate grazie al lavoro di gruppi aziendali dedicati, come nel campo del volontariato e della Diversity and Inclusion (D&I). Un team ha sviluppato un programma di volontariato a beneficio della comunità, rivolgendo, in particolare, attività di supporto, cura e formazione a giovani e donne in condizioni di fragilità. Abbiamo inoltre dato vita ad un Osservatorio D&I, e dopo un primo approfondimento sul tema della genitorialità nel 2022, miriamo a promuovere sempre più il tema dell’inclusività in azienda.
“Il 2023 sarà ricco di progetti in continuità proprio con gli anni precedenti”, conclude Bertolatti.