Logistica taylor made, responsabilità sociale e ambientale, digitalizzazione applicata ai sistemi di informazione e velocità di risposta. su queste basi, DiFarco sviluppa.
Sei sedi operative in Italia, 40mila ordini evasi al giorno, 1,5 miliardi di pezzi spediti all’anno, 275mila metri quadrati di magazzini e 190 brand gestiti. Questi i numeri di DiFarco, partner logistico di aziende cosmetiche e farmaceutiche per le quali spedisce in Italia e nel mondo, che fa capo a Cd Group, realtà fondata nel 1979 da Cesare D’Acquisto e ora giunta alla seconda generazione con i figli Guia e Christian D’Acquisto. Un gruppo che nel 2022 ha messo a segno un fatturato di 94 milioni di euro e prevede un’ulteriore crescita per l’anno in corso. Nello specifico, DiFarco punta a un +15% di volumi per il 2023 grazie ai suoi due settori di riferimento, cosmetica e farmaceutica. Ad anticipare le prossime mosse della società è proprio Guia D’Acquisto, direttrice sales & marketing di Cd Group.
Cosmetica e farmaceutica sono le principali aree di business di DiFarco, ognuna con una quota del 40%. Quanto sono cresciute nel 2022?
Entrambi i settori hanno registrato buone performance lo scorso anno, con il canale della farmacia che ha avuto un risveglio molto netto, accantonando definitivamente il periodo pandemico. Anche la cosmetica e l’health & beauty care hanno avuto una ripresa completa.
State spingendo sulla digitalizzazione applicata ai sistemi di informazione. Quali strategie mettete in atto?
Stiamo investendo sulla digitalizzazione dei sistemi di informazione per ottimizzare le nostre attività e il supporto al cliente.
Offriamo loro, ad esempio, la possibilità di accedere al tracking in tempo reale grazie a strumenti di monitoraggio consultabili in autonomia. Non solo, la digitalizzazione interviene anche nello snellimento delle attività di magazzino, con sistemi che supportano la gestione dell’informazione. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti, abbiamo incontrato le difficoltà che stanno investendo un po’ tutti i mercati e i settori attualmente. Le materie prime a noi necessarie, quali carta, cartone e materiali di imballaggio, si trovano ma a prezzi altissimi. Stiamo osservando sul mercato la difficoltà dei nostri clienti, produttori farmaceutici e cosmetici, nel reperimento delle loro materie prime. Ciò ha portato a un aumento delle scorte a livello di magazzino. Abbiamo, quindi, dovuto attrezzarci in breve tempo per custodire un maggiore quantitativo di merce. Un altro aspetto del nostro impegno digitale è, poi, l’e-commerce che pur rappresentando una parte marginale ha avuto sicuramente un’accelerata dalla pandemia.
Tra i plus della vostra offerta c’è una logistica taylor made. Quanto è importante per questo aspetto avere in-house il servizio di information technology?
È importantissimo perché ci permette di offrire un servizio su misura per ogni cliente. L’IT interno ci rende più rapidi nelle risposte e nell’adattabilità. È assolutamente uno dei nostri plus. Lavoriamo ‘just i time’ grazie a una software house interna in grado di sviluppare tracciati, programmi e servizi. Personalizziamo tutto: allestimenti, packaging trasporto e consegna, con particolare attenzione alla sostenibilità.
Responsabilità ambientale e sociale sono due must della vostra politica di gestione. Quali sono le buone pratiche che seguite?
L’azienda, tipicamente familiare, con il processo di managerializzazione avviato nel 2019 con l’ingresso di un direttore generale esterno, si è strutturata maggiormente seguendo una visione di gruppo che ha coinvolto tutte le realtà che fanno parte di Cd Group. Le attività che stiamo portando avanti sono improntate a una politica di sostenibilità ambientale che mira ad ampliare il panel di servizi offerti ai nostri clienti. Collaboriamo con una start-up innovativa che gestisce consegne con veicoli green. E ancora, proponiamo un servizio di ‘green packaging’ per eliminare la plastica da tutti i processi, sia logistici sia di confezionamento. Abbiamo un programma strutturato, guidato da un energy manager, che prevede investimenti anche in efficientamenti ed energie rinnovabili, oltreché nella riduzione delle nostre emissioni. In tema di responsabilità sociale, sosteniamo il ‘Beauy gives back’ organizzato dalla onlus ‘La forza del sorriso’, per il quale forniamo pro bono le nostre attività logistiche sia in termini di stoccaggio che di movimentazione. È l’unico progetto collettivo di responsabilità sociale del settore cosmetico nazionale patrocinato da Cosmetica Italia.
Quali sono le aspettative per il 2023?
Ci aspettiamo una crescita dei volumi per DiFarco del 15% e di conseguenza un aumento proporzionale del fatturato. Investiremo per ampliare il nostro portafoglio che spazia dalle multinazionali alle start-up. Stanno nascendo tantissimi brand digitali e green in Italia nel settore cosmetico che avranno necessariamente bisogno di supporto logistico esterno, affinché si creino una giusta reputazione e riconoscibilità sul mercato. Se quarant’anni fa, infatti, le aziende gestivano internamente questo aspetto, oggi preferiscono partner specializzati. Noi ci siamo.