Sono giunte al secondo round le trattative per rilevare l’azienda cosmetica australiana Aesop, ancora in corsa il gruppo cosmetico francese L’Oréal e il fondo di investimento Permira.
L’azienda, di proprietà di Natura, aveva dichiarato ufficialmente nell’ottobre 2022 l’intenzione di valutare la possibilità di un’offerta pubblica iniziale (Ipo) negli Stati Uniti oppure di spin-off del suo marchio Aesop, con l’obiettivo di finanziare l’espansione dell’azienda. Alla fine dello scorso gennaio risultavano interessati al dossier anche Lvmh, L’Oréal Paris e Shiseido e, stando ai rumours, anche la famiglia che controlla l’azienda cosmetica francese Clarins starebbe partecipando alle trattative attraverso il suo veicolo d’investimento Famille C participations.
Al momento non sono state rese note le proposte avanzate dai gruppi interessati all’acquisizione della società e si prevede che possano presentarsi ulteriori acquirenti. La cifra stimata per la sua acquisizione è di 2 miliardi di dollari (circa 1,86 miliardi di euro), considerato che nell’ultimo esercizio i ricavi hanno raggiunto i 2,71 miliardi di real (oltre 480 milioni di euro).
Il gruppo Natura sta lavorando per ridurre le dimensioni del gruppo, alla luce delle performance in calo dell’ultimo anno finanziario. Dopo aver eliminato alcune posizioni dirigenziali, a fine agosto 2022 ha reso pubblica l’intenzione di mettere in vendita la sua catena The Body Shop. Se, infatti, Aesop ha chiuso il 2022 con una crescita del 3,2%, attestandosi a oltre 27 miliardi di reais brasiliani (circa 485 milioni di euro), The Body Shop ha, invece, ridotto le vendite e ha registrato un fatturato di 4,4 miliardi di real brasiliani (circa 786 milioni di euro) rispetto ai 5,8 miliardi di real brasiliani (oltre un miliardo di euro) del 2021.
Nel complesso, il gruppo ha chiuso il 2022 con un rosso di 2,8 miliardi di reais brasiliani (509,8 milioni di euro). Natura registra anche un calo del margine operativo lordo (ebitda), che si attesta a 2,1 miliardi di real brasiliani (380,6 milioni di euro), rispetto ai 3,9 miliardi di real brasiliani (697 milioni di euro) del 2021.
La società ha correlato i risultati conseguiti nel 2022 ad un “difficile contesto macroeconomico” aggravato dalla guerra in Ucraina e dall’incertezza sui risultati di alcune business unit. Per il prossimo anno il gruppo prevede, però, un miglioramento.