Risultati in discesa nel secondo trimestre, conclusosi il 31 dicembre 2022, per The Estée Lauder Companies che ha riportato vendite nette a 4,62 miliardi di dollari (pari a 4,18 miliardi di euro) in calo del 17% rispetto ai 5,54 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite nette organiche sono diminuite dell’11%, mentre l’utile netto è sceso a 0,39 miliardi, rispetto agli 1,09 miliardi precedenti. Il gruppo ha comunque battuto le stime degli analisti di Factset di 4,58 miliardi.
La performance negativa è stata causata, riporta il comunicato ufficiale del Gruppo, da “interruzioni nella catena di approvvigionamento, mancanza di manodopera e calo dei consumi di travel retail ad Hainan (Cina)”. Nonostante ciò, il presidente e amministratore delegato di The Estée Lauder Companies Fabrizio Freda ha dichiarato che il Gruppo ha “soddisfatto le aspettative per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2023, nonostante la pressione incrementale del Covid-19 in Cina a dicembre. Molti mercati sviluppati ed emergenti in tutto il mondo hanno sovraperformato così da realizzare il nostro outlook per le vendite organiche”.
In riferimento al primo semestre, la Società ha registrato un fatturato netto di 8,55 miliardi di dollari, in calo del 14% rispetto ai 9,93 miliardi di dollari del periodo dell’anno precedente.
Sul fronte delle divisioni di business, le maggiori vendite nei sei mesi, sono state messe a segno, nell’ordine, da Skincare, Make-up, Fragranze e Haircare. Sebbene lo skincare abbia segnato un -20% a quasi 4,5 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il Make-up -9% a 2,3 miliardi di dollari; le Fragranze un -2% a circa 1,4 miliardi di dollari. A crescere è solo l’Haircare con un +4%, a 340 milioni di dollari.
Per i mercati, il gruppo ha ridotto nel semestre le vendite in tutte le regioni in cui opera, con un calo particolare in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), suo mercato più importante, dove ha fatturato il 17% in meno rispetto al primo semestre dell’anno precedente, a 3,5 miliardi di dollari. In America il fatturato è sceso del 5%, a quasi 2,4 miliardi di dollari, mentre in Asia Pacifico il calo è stato del 16%, a 2,7 miliardi di dollari.
Per l’intero anno fiscale 2023, The Estée Lauder Companies ha rivisto al ribasso le previsioni stimando un calo delle vendite tra il 5 e i 7 per cento. Il ritorno alla crescita è previsto solo dal quarto trimestre dell’esercizio, in quanto i mesi precedenti sono stati e saranno ancora segnati dalle restrizioni pandemiche in Paesi quali la Cina e la Corea. “A fronte di tutto, posticipiamo la previsione di ripresa della crescita al quarto trimestre dell’esercizio. Siamo incoraggiati sia dal nostro forte slancio in numerosi mercati a livello globale sia dal miglioramento dei macrotrend – ha concluso Freda -. Finora abbiamo fatto progressi su diverse iniziative strategiche: l’apertura del nostro Cina Innovation Labs e del nostro primo impianto di produzione in Asia/Pacifico, nonché il nostro accordo per acquisire Tom Ford“.
Estée Lauder mantiene, dunque, previsioni ottimistiche per la crescita dei cosmetici premium e “prevede di investire nella propria attività in questo contesto difficile per continuare a crescere a lungo termine”. L’azienda ha menzionato nuovi investimenti nel suo centro di innovazione a Shanghai e nel suo stabilimento di produzione in Giappone.