Qualche anno fa erano tanti e piccoli. Oggi invece i distributori di prodotti cosmetici in Italia stanno diventando di medie e grandi dimensioni. E per continuare a crescere e trovare diverse sorgenti di revenues in un mercato che resta comunque molto competitivo sono sempre in cerca di nuove strategie. I principali player, per non perdere le proprie dimensioni acquisite e la propria posizione nel mercato, in un periodo dove l’andamento dei consumi si divide sempre di più tra e-commerce e negozi fisici stanno cercando di trovare nuove strade di sviluppo guardando sempre di più al mondo del digitale e dei social senza però perdere di vista la centralità delle profumerie. “Il mondo digitale e social – dichiara Nikola Blagojevic, chief marketing officer di Beauty and Luxury – diventa sempre più omnicanale e, in tal senso, lo affrontiamo come ulteriore asset di comunicazione, interazione e vendita per i nostri retailer per i consumatori finali”. Indubbiamente il digital e i social si confermano canali sempre più importanti per far conoscere i prodotti a nuovi potenziali clienti.
“Oggi – afferma Nicola Catelli amministratore delegato di Beautimport – sul web un utente può trovare tutto! Beautimport si affida a professionisti del settore per la gestione della comunicazione e della presenza sul web. Tuttavia i nostri consumatori più fedeli Decorté continuano a preferire gli acquisti in punto vendita, dove possono ricevere i consigli personalizzati dei nostri consulenti di bellezza. Sono convinto che nessun post possa mai sostituire l’esperienza, la passione e la professionalità del personale delle profumerie delle nostre consulenti nell’illustrare i prodotti. Quindi, anche nel 2023, continueremo a supportare sia gli investimenti web che quelli più tradizionali”. Infatti la mission principale dei distributori è quella di portare valore ai marchi da loro rappresentati attraverso una distribuzione strategica, fondata sulla trasmissione dei valori del brand e coerente con la propria esclusività e specificità.
“Da sempre Euracom – sostieneil responsabile marketing Claudio d’Emilio – vede nella comunicazione un aspetto chiave per il successo dei singoli brand. Ciascun marchio viene gestito a 360° ed in modo indipendente rispetto agli altri: ognuno ha il proprio sito web ed i propri canali Social Facebook, Instagram e YouTube, a seconda del brand, al fine di garantire un’immagine di marca coordinata. L’utilizzo dei Social per la comunicazione, nello specifico, da parte di Euracom è ormai decennale e risale al 2010 circa quando, per la prima volta, la piattaforma Facebook iniziava a diventare uno strumento al servizio anche del business. Social intesi sia come attività e visibilità organica, sia come potente piattaforma per sponsorizzazioni altamente targettizzate. A queste attività, che ci danno l’inestimabile privilegio di poter parlare direttamente coi consumatori che ci offrono feedback reali e preziosi in merito al percepito del marchio, si affiancano le strategie ADS Google e, per il 2023, un’attività strutturata di influencer marketing con l’individuazione di figure che sposino i valori dei marchi distribuiti: ovvero eticità e notorietà”.
Stessa strategia anche per Alberto Tanzi, CEO di Italart che negli ultimi anni ha implementato notevolmente gli investimenti pubblicitari nel digitale con l’obiettivo di fare awareness dei brands in licenza e comunicare i contenuti dei prodotti senza avere un proprio e-commerce e riservando la vendita alle profumerie clienti. “Da settembre 2021 – dichiara Tanzi – abbiamo inserito in azienda una figura di chief marketing officer esperto in marketing digitale con il compito di gestire la comunicazione interfacciandosi con i digital manager delle aziende proprietarie dei marchi ed ottimizzare gli investimenti delle campagne pubblicitarie Web e Social. Nel 2022 abbiamo concentrato l’attività pubblicitaria soprattutto nel mercato italiano, per il 2023 abbiamo l’obiettivo di estendere l’attività di adv digitale anche ai paesi esteri coordinando la pubblicità con i nostri principali distributori esteri”.
La versione integrale dello scenario sui distributori italiani di cosmetica è disponibile sul numero 2 di Pambianco Beauty Magazine.