Sono i solari, il make-up e i prodotti per l’igiene e la cosmetica maschile, a distinguersi per le performance in crescita nel 2022, secondo un report di Unifarco, azienda italiana nata nel 1982, fondata e formata da farmacisti, attiva nella commercializzazione, produzione e distribuzione di prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici e di make-up e presente in 6mila farmacie in Europa in modo diretto.
“Nel 2022 abbiamo notato la resilienza del canale con un trend positivo del +4,6% (rispetto all’anno precedente) a valore e del +3,8% a volumi — ha affermato al Corriere della Sera, Luigi Corvi, vice-presidente di Unifarco che conta 5.600 farmacie clienti di cui 312 socie —. Risultati che non sono dovuti dall’effetto inflazionistico ma dall’aumento dei consumi”.
Bene per il farmaco, con le farmacie che, a seguito della pandemia, si sono imposte come punti di riferimento territoriali e per la cosmetica con l’aumento dei prodotti unisex, come le creme solari a +15-20% grazie a una lunga bella stagione; recupera il make up, soprattutto nell’ultimo trimestre. All’interno della cosmetica curativa viso anti-age, si è registrato un notevole sviluppo del mondo dei sieri, grazie a una maggiore cultura della routine cosmetica.
Crescono, infine, anche la cosmetica dermatologica, i prodotti di integrazione dietetica e gli alimenti specialistici, come quelli proteici, low carb o low sugar che abbassano il livello di infiammazione nel corpo, talmente legato all’invecchiamento da giustificare la nascita del nuovo termine “inflammaging” (inflammation + aging), per indicare l’infiammazione cronica che fa invecchiare l’organismo più velocemente.
Il trend si riflette anche nelle vendite online per le quali, nel periodo 2021-2025, un’indagine dell’Osservatorio di BrandOn Group ha stimato una crescita globale del mercato cosmetico intorno al 23 per cento.