La moda ha avuto, sin dalla sua nascita, un legame a doppio filo con il mondo della bellezza, tanto che oggi non esiste brand che non abbia la sua collezione di profumi o di cosmetici. in più Le fragranze fanno tendenza, proprio come i capi di abbigliamento e gli accessori.
Il sodalizio tra moda e bellezza è sempre stato evidente in particolar modo per quanto riguarda i profumi. Questa unione è andata rafforzandosi sempre di più anno dopo anno, basti pensare a maison come Chanel e Dior oppure all’italiana Versace. La cosmetica infatti, è un canale, molto redditizio, che permette alle fashion house di comunicare il proprio brand, completare l’offerta e, contemporaneamente, avvicinare nuovi target di consumatori che possono acquistare un bene di lusso a un prezzo sicuramente più accessibile rispetto a un prodotto di moda. Basti pensare a realtà come Mavive, fondata nel 1986 da Massimo Vidal dall’azienda familiare Vidal Profumi, che ha chiuso l’esercizio 2021 con ricavi per 31,3 milioni di euro in crescita del 30% rispetto al 2020 e dove le vendite delle fragranze dei marchi moda Furla ed Ermanno Scervino, di cui ne detiene la licenza, sono salite rispettivamente del 166% e del 215 per cento. “Furla ed Ermanno Scervino – ha dichiarato Marco Vidal, direttore generale di Mavive – stanno continuando a crescere e ad affermare la stessa forte identità che hanno nella moda anche nei profumi”.
MADE IN ITALY AL TOP
Anche Angelini Beauty, business unit del Gruppo Angelini, ha sfruttato le liaison con le aziende fashion come nel caso di Trussardi, Blumarine e Laura Biagiotti, per far sognare il consumatore attraverso la magia e l’unicità dei propri prodotti. In particolare i profumi sono stati sempre un punto di forza per Laura Biagiotti, lei stessa appassionata collezionista di fragranze. E proprio tramite Laura Biagiotti Parfums, con il bestseller Roma, lanciato nel 1988, l’azienda sostenne il restauro della cordonata del Campidoglio nel 1997, in uno dei primi atti di mecenatismo di moda. “Biagiotti e Angelini sono due aziende di famiglia che si sono incontrate e che credono nel vero made in Italy – ha commentato Lluis Plà, AD di Angelini Beauty -. Noi produciamo profumi interamente in Italia, a partire dalle fragranze, di Icr, fino alle boccette di Bormioli. Abbiamo in portafoglio anche altri profumi di aziende di moda italiane come Trussardi e Blumarine e vogliamo essere ambasciatori dei profumi italiani nel mondo”. E non è la sola. A scommettere sui profumi delle griffe di moda italiane è anche EuroItalia azienda fondata a Cavenago Brianza (provincia di Monza e della Brianza) nel 1978 dal suo attuale presidente Giovanni Sgariboldi che ha deciso fin da subito di puntare proprio sul profumo made in Italy per marchi del fashion system come Versace, Moschino, Missoni e Dsquared2. “Nel 1978, quando ho fondato EuroItalia – ha sottolineato Giovanni Sgariboldi – mi sentivo abbastanza sicuro dell’esperienza di lavoro che avevo accumulato e dalla mia passione ed interesse per il mondo olfattivo nacque la volontà di intraprendere un percorso imprenditoriale personale nel settore della profumeria selettiva che allora era assolutamente dominato dai francesi. L’idea di creare fragranze italiane era sicuramente pionieristica all’epoca, ma ero convinto che la profumeria italiana poteva e doveva svilupparsi”. EuroItalia infatti, ha incominciato avvicinandosi al mondo delle licenze con marchi della moda in voga in quel periodo. Poi è stata la volta di brand internazionali come Moschino, Versace, Missoni e Dsquared2. “La nostra forza, tra le altre cose, è la perfetta sinergia che instauriamo con i direttori creativi delle maison, che ci consente di stare al passo con le innovazioni della moda e impiegare tutto il nostro know-how per innovare nel nostro settore di riferimento, la profumeria selettiva”, ha concluso Sgariboldi. Tra l’altro Versace ha rinnovato la partnership con EuroItalia fino al 2036, cioè per altri 15 anni. E’ dal 1957 che anche la famiglia Tanzi con Italart si occupa di ideare, produrre e distribuire nel mondo profumi per le griffe e si impegna a continuare a farlo ancora per lungo tempo. Dopo aver lanciato alla fine dell’anno scorso i profumi di John Richmond, ha firmato un nuovo accordo con la casa di moda Replay. “Puntiamo molto su questo brand – ha spiegato Alberto Tanzi, managing director di Italart – è in grossa crescita è sta andando molto bene sia nel comparto profumi sia nel suo core business nella moda. Viste le ottime performance di John Richmond e con l’aggiunta, adesso, di Replay prevediamo di raddoppiare il fatturato nel 2022 e ci stiamo strutturando di conseguenza”.
NEW ENTRY PROFUMATE
Tutti in corsa per le fragranze. Si vocifera infatti che anche Jacquemus sarebbe pronto al debutto nel beauty. Simon Porte Jacquemus, mente creativa della griffe francese da lui fondata nel 2010, avrebbe avviato infatti una collaborazione con Puig per portare la sua visione artistica nell’universo della bellezza. Secondo le fonti, il creativo avrebbe scelto come partner la rinomata azienda spagnola per il suo particolare approccio allo storytelling e la sua abilità nella costruzione del marchio. Si pensa che il progetto possa essere lanciato sul mercato già a partire dal 2022, anche se attualmente non sono stati rilasciati dettagli. Il gruppo di bellezza e moda Puig è il quinto produttore di fragranze al mondo, con una quota di mercato di quasi il 10 per cento. Tra i marchi di fragranze nati dal fashion ha in portafoglio, Paco Rabanne, Carolina Herrera, Jean Paul Gaultier, Narciso Rodriguez e Dries Van Noten che ha da poco lanciato la sua divisione Beauty per fragranze e make-up. L’avventura Dries Van Noten nella bellezza è la naturale evoluzione della sua visione della moda trasposta nel beauty, un mondo alternativo ma complementare in cui esprimere la sua visione creativa. Con uno stile inconfondibile, Dries gioca con la dualità e con il contrasto evocando una storia d’amore tra tessuti, stampe e colore che traggono ispirazione dalle emozioni evocate da fiori, arte, cultura ed un paesaggio onirico senza tempo.