La nuova linea Rose Therapy è la massima espressione della ricerca fitocosmetica Dolomia: la tenacia e la ricchezza di sostanze vitali, potenziate dalla ricerca e dalla tecnologia dei laboratori. Dall’incontaminato territorio dolomitico, la risposta più evoluta contro i segni del tempo: una terapia anti-età multifunzionale che nasce dai germogli della Rosa Prima, un esemplare di rosa millenaria, rimasta sconosciuta per lungo tempo.
“Rose Therapy – spiega l’azienda – è sinergia e unione simbiotica di emozione e scienza, di antico e di nuovo. Nasce da un giardino, il giardino delle Rose di Seravella, che raccoglie centinaia di specie rosacee, alcune ancora sconosciute; nasce dalla ricerca e dalla tecnologia, ma anche dalla storia antica di un territorio un tempo sepolto dagli oceani le cui montagne, ospitano specie botaniche ricche di attivi e sostanze vitali”.
Rose Therapy è la dimostrazione che innovazione, ricerca e attenzione per la propria terra, possono essere testimoni di scoperte eccezionali. L’impegno costante profuso da Dolomia per la tutela del territorio dolomitico, ha portato alla scoperta di Rosa Prima, specie sconosciuta dalle sembianze incantevoli, i cui germogli racchiudono una potenza vitale capace di un effetto antiage totale sulla pelle.
Dal cuore di Rosa Prima, la ricerca Dolomia ha creato il Complesso Rose Therapy, che unisce a questo prezioso distillato altri due potenti attivi vegetali, la Radice di Tarassaco, potente detossinante, e il Crocus delle Nevi, che stimola la produzione di collagene ed elastina. Il Complesso Rose Therapy agisce sull’equilibrio cellulare responsabile dell’invecchiamento cutaneo, contrastando tutti i segni visibili dell’età: rughe, perdita di tono e di luminosità, in una formula con solo attivi naturali.
Sono tre i prodotti proposti che si adattano a tutti i tipi di pelle: Crema Antietà Assoluta dalla texture vellutata, Siero Antietà Assoluto, sottile e fresco a formulazione concentrata e Infuso Occhi Antietà Assoluto che avvolge delicatamente l’epidermide del contorno occhi.
La coltivazione in vitro, usata specificatamente per Rosa Prima, non solo è ecosostenibile al cento per cento, ma rispetta e salvaguarda la rara specie botanica che non subisce coltivazioni forzate, ottenendo una filiera cortissima, da coltivazione a laboratorio, che ne conserva l’efficacia, eliminando l’uso di solventi, pesticidi e fertilizzanti ed ottimizzando il consumo di acqua e suolo.