Unilever, colosso anglo-olandese che controlla circa 400 marchi, ha registrato vendite in aumento del 5,4% nei primi sei mesi dell’anno, battendo il 4,3% previsto dagli analisti. Complessivamente, il fatturato del primo semestre è stato di 25,8 miliardi di euro, appena sopra i 25,7 miliardi di euro previsti dagli analisti. Il free cash flow è stato di 2,4 miliardi di euro, rispetto ai 2,9 miliardi di euro del primo semestre 2020.
Nella divisione Beauty and Personal Care, le vendite sono cresciute del 3,3% a 10,4 miliardi di euro nel primo semestre, con un’accelerazione al 4,2 percento di crescita nel secondo trimestre. Unilever ha affermato che “l’accelerazione è derivata da un aumento del consumo di prodotti per la cura personale poiché le restrizioni alla vita sono state allentate in alcuni dei nostri mercati di riferimento”. I marchi di bellezza prestige sono cresciuti a doppia cifra, a causa della maggiore affluenza in negozio. Inoltre a giugno, Unilever ha acquisito il marchio digitale per la cura della pelle Paula’s Choice.
“La crescita è la nostra priorità – commenta il CEO di Unilever Alan Jope – e siamo fiduciosi che raggiungeremo la previsione di aumento delle vendite nel 2021 ben all’interno del nostro quadro pluriennale del 3-5%, nonostante le sfide più impegnative nella seconda metà dell’anno. Abbiamo visto emergere un’ulteriore aumento dei costi nel secondo trimestre. Lo stiamo gestendo bene e prevediamo di mantenere il margine operativo per il 2021 intorno a un livello piatto”. Ciò corrisponde a una revisione al ribasso, in quanto la società aveva in precedenza affermato che i margini operativi sarebbero leggermente aumentati.