Givaudan ha registrato nel primo semestre un utile migliore delle previsioni grazie alla ripresa della profumeria, duramente colpita dalla chiusura di negozi e del travel retail lo scorso anno. Il gruppo ginevrino produttore di profumi e aromi ha registrato un aumento del 16,3% del suo utile netto rispetto al primo semestre dello scorso anno, a 481 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 444 milioni di euro), mentre il fatturato è aumentato del 4,7% a 3,3 miliardi di franchi svizzeri. Gli analisti si aspettavano in media un utile di 453 milioni di franchi svizzeri.
Le vendite della divisione Profumi e Bellezza sono salite del 10,1%, escludendo effetti valutari e acquisizioni. Nel dettaglio la profumeria fine, uno dei segmenti più colpiti dalla crisi sanitaria, ha registrato un balzo del 34,5%, dopo un calo del -16,4% nella prima metà dello scorso anno. Anche gli ingredienti per cosmetici, che avevano registrato una lieve flessione, hanno visto ripartire le vendite registrando una crescita del 14,4 per cento.
La società infine, ha confermato i suoi obiettivi di medio-lungo termine, puntando ancora a una crescita organica delle vendite di circa il 4-5% nel periodo fino al 2025.