Da oltre 60 anni Yves Rocher combina passione per la natura e ricerca scientifica per offrire una bellezza senza compromessi. Fondatore della Cosmétique Végétale, il marchio è portavoce di pratiche aziendali innovative, di una cosmesi efficace, rispettosa e sempre più orientata all’inclusività. La filiale italiana di Yves Rocher è diventata Società Benefit il 13 aprile 2021, cambiando la sua denominazione sociale: da questo momento lo scopo dell’azienda non sarà solo quello di perseguire una crescita economica, ma anche delle finalità che generino un impatto benefico su persone, comunità, territori e ambiente e a tutti i suoi portatori di interesse.
L’Italia, con più di 800 Società Benefit, è il primo paese in Europa ad avere legalizzato ufficialmente questo status dal 2016: la trasformazione è un impegno a 360°, poiché ogni anno questi player sono tenuti a rendicontare il loro impatto positivo e a certificare il raggiungimento di precisi obiettivi. A tracciare il nuovo orizzonte dell’azienda con Pambianco Beauty è Clelia Delahalle, direttrice marketing e comunicazione di Yves Rocher Italia.
Cosa ha spinto l’azienda a diventare una Società Benefit?
Il Gruppo Rocher, che conta 10 marchi, tra cui Yves Rocher, condivide un messaggio importante a livello globale: il bene comune è la nostra priorità e pertanto il nostro obiettivo non è quello di essere l’azienda migliore del pianeta, ma l’azienda migliore ‘per’ il pianeta. Nel 2019 il Gruppo Rocher è stato il primo gruppo internazionale ad avere adottato lo status di mission-driven company introdotto dalla legge francese, nota come Loi Pacte, ponendosi come obiettivo il bene comune. La nuova raison d’être del gruppo è ricollegare le sue comunità alla natura. Yves Rocher Italia segue le orme della casa madre e ufficializza il proprio passaggio a Società Benefit dal 13 aprile scorso. Una Società Benefit porta in sé la finalità di generare un impatto positivo non solo per gli azionisti, ma anche per tutti gli stakeholders.
Che tipo di impegno assume Yves Rocher Italia? Quali sono i vostri obiettivi?
La trasformazione non è solo sulla carta, ma autentica e concreta, in quanto ogni anno le Società Benefit sono chiamate per legge a rendicontare sugli impatti generati e sugli obiettivi che si erano poste l’anno precedente. Noi, come Yves Rocher Italia, abbiamo individuato 4 finalità di beneficio comune da inserire nel nostro statuto aziendale, cui seguiranno delle azioni concrete, inserite in una roadmap che sarà la guida degli impegni aziendali nel corso del 2021: dimostrare il nostro impegno sul territorio; proporre e offrire una bellezza naturale e responsabile; allineare gli impegni delle nostre comunità; favorire l’affermazione sociale ed economica, l’imprenditorialità, l’accesso al mercato del lavoro, la conciliazione tra impegni professionali e personali. In questa quarta finalità, particolare attenzione viene dedicata al canale social selling, che offre opportunità di lavoro.
Quali sono le iniziative in cantiere per dimostrare l’impegno nei confronti del territorio?
Una delle iniziative che segnano la roadmap 2021 e che ci permette di focalizzarci sull’ambiente e sul territorio italiano è Plant For Life, un progetto di piantumazione mondiale promosso dalla Fondazione Yves Rocher e nato con l’obiettivo di rigenerare il suolo, rallentare la desertificazione e riconnettere le persone all’energia positiva della natura, che ci vede protagonisti con la piantumazione di 10mila alberi in Italia. A fine 2020 hanno preso il via attività di piantumazione attraverso il progetto Agricoltura per la Biodiversità e la Sostenibilità Ambientale con agricoltori di Lazio e Veneto. I territori selezionati sono regioni convenzionalmente adibite ad uso agricolo e caratterizzate da processi agricoli intensivi.
Quali sono le strategie adottate per essere più sostenibili?
Per quanto riguarda gli impatti legati al prodotto, l’impegno è diffuso nella ricerca e studio dei principi attivi vegetali, ma anche nella scelta del packaging, in relazione a cui i risultati ottenuti fino ad ora e gli obiettivi futuri sono molto ambiziosi. Per quanto riguarda invece i processi legati specificatamente alla filiale italiana, la funzione acquisti è impegnata da tempo nel ridurre l’uso dei materiali utilizzati nei processi aziendali e nel sostituirli con materiali che abbiano un minore impatto ambientale. I fornitori di logistica, che costituiscono uno degli impatti ambientali indiretti più significativi, sono ora un centro d’interesse del nuovo percorso Benefit. Nel corso del 2021 sono in programma iniziative del dipartimento acquisti per ridurre l’impatto del processo distributivo, con analisi di fattibilità per la creazione di PUDO (Punti Unici di Distribuzione Organizzata) e unificazione di pallet per hub logistici.
Che opportunità può offrire il social selling?
Con l’avvento dei social network, la vendita diretta si è evoluta in chiave digitale, in quanto i consulenti di bellezza hanno potuto avvalersi dei social media per contattare e costruire rapporti di fiducia con clienti potenziali e attuali. Uno dei punti di forza principali del social selling di Yves Rocher è che rappresenta un sistema di vendita inclusivo, autonomo e senza vincoli, che offre un’opportunità lavorativa e personale davvero a tutti. Non ci sono selezioni né prerequisiti da rispettare in termini di età, genere, professione o formazione scolastica: tutti possono lanciarsi in quest’esperienza e viverla al meglio. Il sistema del social selling ha a disposizione un planning continuo e ricco di formazione, dove i consulenti più esperti (Capogruppo, Responsabili di Zona e Direttori Regionali) sono continuamente a disposizione per fornire a tutti gli altri consiglio e aiuto. Il social media in sé è l’agevolazione vera e propria che permette di avvicinarsi ai clienti finali, di rimanere sempre in costante rapporto con loro e di far conoscere i prodotti. Anche in un momento in cui il contatto umano e il consiglio personale diretto non è stato possibile, come nel 2020, questo strumento si è dimostrato estremamente resiliente ed efficace.