La sostenibilità nel packaging è il nuovo banco di prova per le aziende della bellezza per dimostrare di avere a cuore le sorti del pianeta. Anche vetro e plastica rinascono “più sostenibili” grazie a flaconi riutilizzabili e di alluminio.
di Chiara Dainese
Preferire cosmetici con packaging sostenibile aiuta l’ambiente. Talvolta esistono limiti oggettivi alla sostenibilità legati alle peculiarità dei contenitori dei prodotti di bellezza, che per assolvere alle loro funzioni tecniche, normative ed estetiche spesso sono realizzati assemblando materiali differenti, ciascuno dei quali svolge una specifica funzione. “Il 2020 – commenta Matteo Moretti, presidente di Lumson azienda attiva nei sistemi di erogazione ed airless – è stato un anno particolarmente complesso nel corso del quale abbiamo cercato di dare risposte concrete alle esigenze di sicurezza e sostenibilità del mercato, offrendo prodotti performanti e all’avanguardia. I sistemi Touchless, i nostri airless system, ne sono la più evidente dimostrazione: hanno aperto le porte ad una nuova interpretazione del packaging cosmetico, in cui si enfatizza il ruolo protezione della formula per una più ampia visione di rispetto dell’ambiente, durabilità e sicurezza. Il nostro impegno verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica con l’avvento della pandemia si è fatto, se possibile, ancora più forte e ai traguardi già raggiunti si sono aggiunti nuovi obiettivi. Uno su tutti: ampliare ulteriormente il nostro catalogo di prodotti sostenibili, Smile, che oggi rappresenta il 70% dell’offerta globale dell’azienda”. La conferma arriva dai trend di ricerca su Google, dove le ricerche sul tema ‘riutilizzabile’ hanno superato quelle sul ‘monouso’ sin dall’inizio dello scorso anno, continuando sullo stesso trend anche durante la pandemia. In tema di riutilizzabile, negli ultimi cinque mesi hanno subito una vera impennata (+600%) le ricerche sui batuffoli di cotone e sui dischetti struccanti. Questi dati indicano che sia i consumatori che l’industria stanno spingendo verso soluzioni sostenibili. Sempre secondo i Google Trends, tra le query più popolari degli ultimi cinque mesi figurano “ricarica sapone” e “ricarica gel detergenti mani”. Le ricerche che includono la parola ‘refill’, cioè ricarica, sono cresciute costantemente negli ultimi 5 anni e non hanno subito battute d’arresto durante la pandemia. Oggi le aziende hanno individuato quindi possibili soluzioni e una di queste è il refill, una ricarica progettata per sostituire solo la parte interna di vasetti e flaconi che possono, con questo sistema, essere utilizzati all’infinito. I sistemi di ricarica, composti da un contenitore sigillato che ne preserva efficacia e igiene, rappresentano una delle strategie più interessanti per la bellezza sostenibile.
RICARICA BEAUTY
Proprio in questa direzione si sta muovendo Rougj che ha inaugurato il primo progetto di economia circolare del canale farmacia e si appresta a lanciare la sua linea con refill. “Già dal 2018 – sottolinea Antonio Pirillo CEO di Rougj – il tema della sostenibilità è diventato centrale per Rougj che ha sentito, tra i primi nel canale farmacie, la necessità di unire la sua tradizione con la filosofia green. Oggi infatti è nata Steminelveg, la prima linea skincare in farmacia che potrà vantare non solo formulazioni vincenti ed efficaci, con ingredienti di origine naturale fino al 97% di naturalità, ma anche una completa rivoluzione dal punto di vista del packaging: vasi e flaconi che consentono di sostituire la sola parte interna, riacquistandola separatamente per un utilizzo continuativo, conservando nel tempo la parte esterna in vetro, ponendo Rougj di fatto come la prima azienda cosmetica a proporre il concetto del refill dei pack, nel canale farmacia”. Le iniziative di Rougj orientate alla sostenibilità, anche lato corporate sono in costante evoluzione. Infatti è stato da poco lanciato in partership con importanti realtà italiane quali la quotata Hera, Aliplast, Sarno e Bologna Business School il primo progetto di economia circolare dal punto di vista del riciclo dei pack esausti dei cosmetici, posizionando in due farmacie pilota di Bologna un expo costruito interamente con plastiche riciclate ed in grado di permettere la raccolta di flaconi esauriti, che settimanalmente saranno raccolti da Hera e che verranno riciclati con una particolare attenzione, necessaria alle piccole dimensioni che li caratterizzano e che non permettono di sfruttarne al massimo le potenzialità in questo senso, se raccolti insieme alla plastica generale. “Per portare avanti la transizione ecologica a 360°, Rougj si è inoltre dimostrata nel concreto misurabile, iniziando l’iter per ottenere la certificazione ESG, certificazione di finanza sostenibile, che conta di portare a termine entro la fine dell’estate”, conclude Pirillo. Sempre in tema di refill, Shiseido ha installato una fontana Ultimune nel flagship store Shiseido di Ginza a Tokyo per riempire le bottiglie vuote. Per la fontana Ultimune, i clienti possono portare le loro bottiglie Ultimune vuote, dove vengono pulite in un ambiente igienico-sanitario prima di essere riempite. Il marchio ha anche creato la prima palette per labbra biodegradabile al mondo, Shiseido AquaGel. Entro il 2025, l’azienda di bellezza giapponese di 148 anni mira ad avere imballaggi sostenibili con le cinque “R”. In sostanza, questo significa ridurre (meno imballaggi), riutilizzare (contenitori riutilizzabili), riciclare, sostituire (con materiali biodegradabili) e rispetto (per l’ambiente).”Per garantire diversità e inclusione in ogni aspetto del nostro marchio, rispettiamo i diritti e la libertà meritati da tutti e agiamo con empatia per creare un mondo in cui la bellezza individuale possa risplendere”, ha affermato Shiseido in una dichiarazione. Anche Susanne Kaufmann, riconosciuta come una pioniera della clean beauty, ha introdotto un innovativo sistema refill disponibile inizialmente per tre prodotti, consentendo alla realtà skincare di ridurre ulteriormente il proprio impatto ambientale. Si tratta di ‘The Simple One’, rivoluzionario flacone refill realizzato per il 75% in plastica da post-consumo, più leggero di un flacone in plastica standard (-60%) e riciclabile al 100%. Sviluppato da Alpla, una delle realtà leader mondiali nella produzione di soluzioni d’imballaggio in materie plastiche, The Simple One è stato premiato come uno dei più innovativi e sostenibili manufatti in plastica riciclata. Il nuovo packaging consentirà inoltre di prolungare la vita dei tanto amati flaconi in vetro Susanne Kaufmann ben oltre l’acquisto. Una volta vuoti, potranno essere riempiti con i nuovi refill e utilizzati potenzialmente all’infinito. impatto zero Per realizzare il sogno di ‘zero’ rifiuti nascono anche progetti pionieristici come, per esempio, il sistema circolare di refill-delivery Loop, progettato da uno studente della Princeton University che ha fondato Terra Cycle: consegna a casa i prodotti richiesti in contenitori di alluminio o vetro da ricaricare, ritira i vuoti, li sterilizza e li riporta a casa. A questo modello di business etico stanno lavorando anche colossi della cosmesi che stanno studiando metodiche per ricaricare cosmetici di largo consumo, dai prodotti per capelli ai deodoranti. Per questo P&G Beauty ha annunciato il lancio di ‘Good Refill’, il suo primo sistema di shampoo ricaricabile per mezzo del quale, a partire dal 2021, Head & Shoulders, Pantene, Herbal Essences e Aussie (brand non distribuito in Italia) lanceranno un sistema di ricarica per il loro shampoo, grazie a una nuova bottiglia riutilizzabile in alluminio al 100% e al sacchetto di ricarica riciclabile realizzato con il 60% in meno di plastica. Questo permetterà di fermare la produzione di 300 milioni di bottiglie di plastica vergini ogni anno. “Dal 2021- ha dichiarato Artur Litarowicz, senior VP e GM Haircare per P&G Europa – i nostri consumatori potranno utilizzare una bella bottiglia di alluminio riutilizzabile e ricariche. Sappiamo che questo è solo l’inizio. C’è molto altro da fare, ma sono entusiasta di quello che P&G Beauty in quanto ‘forza per il bene’ sta facendo in tutta Europa. Questo progetto è un ulteriore passo avanti verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di Responsible Beauty 2030”. Anche brand come Aldo Coppola per il restyling di Mediterranean Complex e Permano hanno inserito flaconi in alluminio fully recycled e capaci di minimizzare gli sprechi grazie alla funzionalità dell’erogatore spray, peculiarità che li rendono prodotti unici e sostenibilili. Ma non solo. Nudo – nature made, il nuovo marchio di prodotti naturali e plastic-free, creato da Marijam Bieber, punta a raggiungere uno stile di vita ancora più eco-sostenibile. Dai cotton fioc in bambù ai dischetti struccanti riutilizzabili, la linea naturale comprende prodotti per la cura quotidiana del corpo, evitando l’utilizzo della plastica. Al posto di utilizzare materie prime artificiali, l’attenzione è rivolta verso materie prime vegetali come il bambù, il cotone, le fibre di agave, konjac o luffa. Ultimo lancio lo struccante occhi e detergente per il viso due in uno.
RIUTILIZZI DI LUSSO
Il vento della sostenibilità ambientale soffia anche nelle grandi maison del lusso che stanno utilizzando al meglio questo stimolo crescente al cambiamento. Per la prima volta anche il brand giapponese di lusso Sensai ha lanciato la versione refill del nuovo prodotto Essence Day Veil. “Il gruppo Kao, di cui il brand Sensai fa parte, si è impegnato all’attuazione del Kao’s Esg Commitments and Actions (Piano Kao di Impegni ed Azioni in tema di Ambiente, Socialità e Governance): si tratta di un piano decennale che prevede una serie di attività in questi ambiti con l’obiettivo di sviluppare prodotti e packaging sempre più in armonia e nel rispetto dell’ambiente e che abbiano al contempo il minimo impatto possibile”, conferma Miriam Cicchetti brand manager Italia di Sensai. Il brand Chanel, ha acquisito tramite la sua società Chanel Parfums Beauté una quota di una startup finlandese, Sulapac, che realizza materiali biodegradabili privi di microplastiche, sostituite da trucioli di legno certificati e leganti naturali. Hermès, per il lancio dei suoi rossetti gioiello, Rouge Hermès, ha voluto un pack refill, con un astuccio elegante e giocoso in modo da essere riutilizzato. Stessa cosa aveva fatto Guerlain con Rouge G, il primo rossetto con la cover gioiello personalizzabile con doppio specchio, mentre Dior, per alcuni dei suoi prodotti, ha migliorato del 20% il sustainability index del pack, rimuovendo il cellophane, il cartone in eccesso e persino il foglietto di carta incluso nella confezione.