Interparfums, dopo aver reso noto a fine gennaio un fatturato 2020 in calo a 367 milioni di euro, ha comunicato che l’utile netto si è fermato a 30,7 milioni di euro (-39%) sempre a causa della pandemia. I cali maggiori sono stati registrati in Medio Oriente in calo dei ricavi del 35,5% e in Europa Orientale in discesa del 40 per cento. Interparfums ha sottolineato in un comunicato che l’ebitda è stato di 45,7 milioni di euro in decrescita rispetto ai 73,1 dell’anno precedente. “In un contesto di aumento significativo delle spese di marketing e pubblicità, necessarie per supportare il ritorno alla crescita, prevediamo un margine operativo intorno al 12% nel 2021”, ha affermato Philippe Santi, deputy CEO.
L’utile operativo è sceso del 35,8% a 46,9 milioni, mostrando un margine del 12,8% contro il 15,1% dell’anno precedente. Gli analisti si aspettavano un margine inferiore all’11,5%.
“Sebbene il 2020 non sia stato un anno facile – ha detto Philippe Benacin, presidente e CEO di Interparfums – ci ha resi forti per affrontare le sfide che ci attendono. Sono state portare a termine diverse iniziative strategiche, tra cui la firma del contratto di licenza Moncler. Con un piano di lanci importanti, tra cui in particolare una linea a basso impatto ambientale per il marchio Rochas, e vendite particolarmente forti nelle ultime settimane, le prospettive per il 2021 sono attualmente positive, nonostante nello short-term la visibilità continui ad essere ridotta”.