Dal 9 al 12 settembre prossimi, presso il quartiere fieristico di Bologna, si svolgerà la 33esima edizione di Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale organizzato da BolognaFiere in collaborazione con FederBio/Assobio e con il supporto di ITA-Italian Trade Agency per le azioni di internazionalizzazione.
Secondo l’Osservatorio Sana 2020, il mercato del biologico nel 2020 ha registrato in Italia negli ultimi 10 anni vendite in crescita del 142% a oltre 4,3 miliardi di euro. Parallelamente il valore dell’export bio si è attestato a oltre 2,6 miliardi di euro con una crescita 149% (2020 sul 2010) e del 3,5% rispetto al 2019. Decisamente positivo anche il posizionamento dell’Italia in termini di export, al secondo posto nella graduatoria per bio esportato alle spalle degli Usa e davanti ai competitor europei in graduatoria (Spagna e Francia, rispettivamente in terza e quinta posizione) e alla Cina quarta in classifica.
“L’export del biologico italiano – ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini presidente di FederBio – ha ancora ampi margini di sviluppo. In particolare, in un momento come quello attuale caratterizzato da una crescente domanda di prodotti provenienti da un’agricoltura sostenibile che rispetta l’ambiente, è fondamentale la promozione dell’export del biologico Made in Italy”.
Il progetto espositivo di Sana 2021 prevede sei aree tematiche: alle tradizionali Food, Care & Beauty, Green Lifestyle e Free From Hub si affiancheranno le nuove Sana Tech (rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale), una fiera nella fiera che sarà una vetrina per i produttori di sementi, semilavorati, materie prime, attrezzature, ingredienti e tecnologie al servizio del biologico, e Sana Tea, un inedito sguardo verso il segmento dei tè e delle tisane, mercato il cui fatturato globale nel mondo rappresenterà nel 2025 un valore di 4,2 miliardi di dollari e che ha registrato, nell’ultimo anno, un incremento del 4,2 per cento.